Grotte dei Quadratini e dei Finestroni – Vallerano (VT)


 

Cenni Storici

Le due grotte si trovano appena ai margini dell’abitato di Vallerano.
Lungo il sentiero che conduce alla prima grotta si trovano alcuni ambienti ipogei, ora utilizzati per lo più come ripostiglio e, nel recente passato come ripari per animali e stalle, se ne ignora la genesi e l’impiego originario.
La Grotta dei Quadratini è caratterizzata da pareti interne traforate da nicchie più o meno quadrate, si tratta infatti di un bel colombario, un tipo di struttura piuttosto frequente nella Tuscia.
Anche di questo ambiente ipogeo si ignorano periodo di costruzione e prime destinazioni d’uso, quasi certamente è stata utilizzata per l’allevamento dei piccioni, attività che, nel Medioevo, costituì una importante risorsa, sia come fonte di preziose proteine animali, sia per il guano, utilizzato come fertilizzante.
Alla vicina Grotta dei Finestronisi accede attraverso una sorta di arco, creatosi a causa di un crollo, poi un pertugio immette su un lungo corridoio, lungo il quale si aprono diversi ambienti, tra cui tre grandi stanzoni, parzialmente franati, con ampie aperture verso la valle, da cui il nome del sito.
Nell’ultimo ambiente si scorge una fossa, forse una sepoltura.
Anche di questo ambiente ipogeo si ignorano periodo di costruzione e prime destinazioni d’uso.
La presenza di croci graffite, apparentemente di esecuzione tarda, e la struttura stessa dell’ipogeo, fanno ipotizzare che possa essere stato utilizzato da una comunità religiosa legata al vicino abitato.
La tecnica impiegata appare decisamente raffinata, con pareti ben lisciate, finestre e aperture per illuminare l’interno.
Purtroppo in letteratura non sono state reperite fonti atte a chiarire i molti enigmi di questi affascinanti ambienti ipogei.
 

Raccomandazione

Il percorso per raggiungere le grotte non è agevole, si consiglia di evitarlo a persone anziane e che soffrono di vertigini, in ogni caso indossare un abbigliamento e, soprattutto calzature idonee.
Un’elementare prudenza nei movimenti è richiesta per la prossimità delle pareti scoscese della rupe e delle aperture non protette.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia l’amico Pierluigi Capotondi, preziosa guida del territorio.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

Link coordinate: 42.385943, 12.261113

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