Monte Ascensione – Ascoli Piceno (AP)

Cenni Storici

Il monte Ascensione (o montagna dell’Ascensione; L’Ascenziò in dialetto ascolano è un rilievo di 1.110 m di altitudine del subappennino marchigiano, situato interamente in provincia di Ascoli Piceno. Si eleva a cavallo delle valli del Tronto, dell’Aso e del Tesino, fiume che origina poco a nord nei pressi di Force. Il profilo dell’Ascensione ha un aspetto frastagliato che suggerisce diverse figure: a seconda del punto di osservazione può ricordare la bella addormentata o il profilo di Cecco d’Ascoli, eretico e avversario di Dante Alighieri. Le vedute da est nord est e da ovest sud ovest sono perfettamente speculari. L’area di questa montagna è amministrativamente divisa tra vari territori comunali, quali: Ascoli, a sud; Appignano del Tronto a sud-est; Castignano a nord-est; Rotella a nord; Force a nord-ovest, Palmiano e Venarotta a ovest. Il monte Ascensione è un rilievo che spicca tra le colline a nord di Ascoli Piceno, essendo isolato rispetto alle altre montagne. Dalla vetta del monte si scorge un ampio panorama che spazia dai monti Sibillini al Gran Sasso e alla Maiella, fino al mare Adriatico. L’Ascensione è inoltre una postazione strategica per la diffusione dei segnali radiotelevisivi. Vi sono infatti diversi ripetitori di emittenti pubbliche e private, situati nel comune di Ascoli Piceno.

Dall’Ascensione nascono diversi corsi d’acqua:

Il Chiaro: torrente che scorre verso sud fino a sfociare nel Tronto, presso il rione ascolano di Santa Chiara (o Borgo Chiaro).
Il Bretta: torrente che sfocia nel Tronto dopo aver passato Ripaberarda, Appignano del Tronto e le frazioni ascolane di Poggio di Bretta e Brecciarolo.
Il Chifente: torrente che nasce nel versante orientale del monte e che sfocia nel Tronto in comune di Castel di Lama.
Il fiume Tesino: che nasce nel versante settentrionale e scorre verso est fino a sfociare nel mare Adriatico.[5]
Ambiente

La montagna è ricoperta da una fitta vegetazione che la rende una zona di protezione speciale. La sua superficie è divisa in due aree floristiche protette:

Area floristica monte Ascensione I – Si estende all’interno del territorio appartenente ai comuni di Ascoli Piceno e Rotella coprendo un’ampiezza di oltre 11 ettari. Comprende la zona sommitale del monte (non la cima) e la Rupe di Santa Polisia. La rupe che porta il nome della santa si trova nella parte alta del rilievo, a 1098 m di altitudine, di poco al di sotto della vetta e, con le sue rocce, si getta a strapiombo sui boschi sottostanti con un dislivello di circa 150 m. La vegetazione che ricopre quest’area floristica è costituita da specie arboree tipicamente montane, come: bosco ceduo, orniello, carpino, acero, sorbo degli uccellatori, leccio, faggio e zone pascolive alternate ed affioramenti rocciosi. Negli spazi prativi cresce una numerosa varietà di fiori, quali: la stellina odorosa dai fiori bianchi, la laureola, la mercorella, l’erba trinità, il giglio rosso di san Giovanni, l’aquilegia e la belladonna. Nelle zone di spaccatura e fenditura del terreno si trovano la lettiera e il bucaneve.

Area floristica monte Ascensione II – Il territorio è interamente di competenza all’amministrazione comunale di Rotella e si estende per 28 ettari lungo il versante nord, nord-ovest del rilievo, detto la “Costa di San Benedetto”. Si tratta prevalentemente di un suolo argilloso, a tratti arenaceo con poche rocciosità. La realtà boschiva è principalmente costituita da piante di castagno governato a bosco ceduo, fruibile per ricavare legname d’opera e frutti.[9] Il sottobosco si arricchisce della crescita di piante arbustive ed erbacee come l’erica, il ligustro, il litospermo, la laureola, la fusaggine, la dentaria a nove foglie e la dentaria bulbifera. Tra le piante liliacee si annoverano: la scilla, il sigillo di Salomone, il latte della gallina, il pungitopo, il senecio, la panace, l’epilobio montano. Vi cresce anche l’orchide maggiore con fiori bianchi macchiati di rosso.

La Festa dell’Ascensione
È tradizione del territorio ascolano compiere pellegrinaggi nel Monte, in occasione della Festa dell’Ascensione, festività (presente anche in molte altre zone d’Italia) correlata ad antichi riti di purificazione legati all’acqua. Oggi tale celebrazione persiste, e consiste nel fare una processione dal paese di Polesio fino alla chiesa della Madonna dell’Ascensione, situata alla sommità del monte.

Nel Piceno si crede che se una persona non scala questo monte nella propria vita di uomo dovrà scalarlo sotto forma di lumaca.

Per approfondimenti maggiori: it.wikipedia.org

 

Mappa

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