Mulino dell’osteria di Mercatello – Spina di Marsciano (PG)

Il mulino è di proprietà comunale, ma urge di lavori di restauro.

 

Cenni descrittivi

I mulini sono stati grandi protagonisti nella vita degli uomini che vivevano lungo fiumi e torrenti ed erano considerati strutture di pubblica utilità da preservare e controllare.
I mulini hanno svolto un ruolo fondamentale “perché della farina se fa el pane, membro principale ad la vita de l’homo”.
Molino dell’Osteria, antico e a tre macine (frumento e cereali vari), funzionante sino al 1945, a breve distanza dal centro abitato.
E’ alimentato dalle acque del fiume Nestore e si trova a Spina, in prossimità di Mercatello, al vocabolo Osteria, cosi chiamata per la presenza di un’osteria costruita accanto ad una stazione di cambio dei cavalli lungo la via orvietana.
La stazione è tuttora leggibile nel fabbricato anche se è stata adibita a civile abitazione, comunque conserva le arcate delle porta delle stalle con un mattone sulla chiave di volta datato 1669 e accanto una piccola chiesa oramai senza tetto.
Incerta la data di costruzione anche se le caratteristiche architettoniche fanno supporre che sia stato costruito tra il XIV ed il XV secolo.
Si tratta di un mulino realizzato in un misto di pietra locale e laterizio, dalle pareti parzialmente intonacate e coperto da un tetto in coppi. È presente un corpo di fabbrica a pianta rettangolare allungata che si sviluppa su due piani, dal quale si eleva una bella torretta ornata superiormente da opere di difesa a piombo.
La struttura ha subito danni dai terremoti che hanno interessato la zona negli ultimi anni, ed è stata oggetto di restauro.
Dal punto di vista funzionale si tratta di un mulino da grano dotato di tre macine: due da grano e una da granaglie.
All’interno del locale del mulino sono presenti ancora, oltre le macine, buona parte delle attrezzature necessarie per il funzionamento come le tramogge, la stamigna, i vari contenitori, le saracinesche, i registri, gli alberi e le pulegge. Il mulino ha funzionato fino alla seconda metà degli anni ’40.
Le opere idrauliche esistono ancora. La presa è realizzata tramite uno sbarramento sul Nestore a circa 800 metri a monte del mulino. Su un lato dello sbarramento, l’acqua può immettersi nella forma attraverso una porta realizzata in mattoni con apertura ad arco e chiusa da una paratia in legno sollevabile tramite saracinesca a vite. La stessa è visitabile perché ristrutturata di recente.
La forma costeggia la strada e giunge in prossimità del mulino dove si allarga a formare l’accolta che si presenta interamente scavata nel terreno. Attualmente sia la forma sia l’accolta sono ostruite da una fitta vegetazione spontanea. Dalla parte opposta dell’accolta, sul fabbricato del mulino, c’è il vano di uscita dell’acqua rappresentato da un arco praticato sul muro perimetrale, che si immette sul canale di deflusso che si ricongiunge più a valle al Nestore.
 

Fonti documentative

http://www.umbria.ws/

http://www.montitrasimeno.umbria.it/

https://it.wikipedia.org/

 

Da vedere nella zona

Mercatello
Castello di Cibottola
Chiesa di San Fortunato
 

Mappa

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