Osteria “Il Pioppo” – Valfabbrica (PG)

Qui, secondo il Fortini e le Fonti Francescane, avvenne l’agguato e il pestaggio da parte di malviventi che aggredirono il Santo che fuggiva da Assisi e si recava a Gubbio, malmenandolo e gettandolo nella neve.

 

Cenni Storici

Il fabbricato, in origine un’osteria con una torre di guardia, a poca distanza da Valfabbrica, sorge nella vallata del Rio Grande proprio in fondo alla discesa della strada che da Assisi porta a Gubbio nel mezzo del Cammino Francescano.
Nei pressi di questa località denominata ancora oggi “il Pioppo” posta a confine della balìa di Poggio del Priore (Poggio San Dionisio), si trovava in quel tempo l’abitazione di uno dei nipoti di Monaldo di Suppolino, sin troppo noto per la sua prepotenza e ferocia.
Messer Monaldo di Suppolino viene inoltre ricordato dal Fortini nella sua opera Nova Vita di S. Francesco in relazione all’episodio dell’avventuroso viaggio compiuto dal Santo nell’anno 1207, allorché dalla nativa città di Assisi si recava a Gubbio, nel corso del quale Egli venne aggredito, malmenato e buttato nel fosso tra la neve da alcuni uomini armati.
L’autore, basandosi sul parere espresso da autorevoli storici francescani, ritiene che il brutale episodio possa essersi verificato in un luogo lungo la strada che costeggia il fiume Chiascio, non lungi dal castello di Valfabbrica; inoltre egli sospetta che ad esso non sia estraneo Monaldo e i suoi uomini.
Qui i feudatari alleati della città nemica tendevano le loro feroci imboscate: era il momento in cui la guerra fra Perugia ed Assisi aveva assunto il massimo dell’asprezza.
Subito dopo l’agguato subito San Francesco malconcio continuò il suo cammino e chiese ospitalità nell’Abbazia benedettina di Santa Maria di Valfabbrica dove venne ospitato non senza malgarbo e diffidenza da parte dei monaci dove gli veniva lesinato persino un tozzo di pane; per di più lo dovettero ospitare per diversi giorni visto che il fiume in piena impediva a chiunque di continuare il cammino.
 

Aspetto

Quel che resta di questa osteria sono i due fabbricati tra loro antistanti, e posti ai margini del tracciato viario; in quello di destra, è ancora visibile un ingresso con arco acuto, mentre una parte dello stesso edificio lascia intendere la presenza di una torre preesistente.
Tutto il complesso è stato adibito a struttura agrituristica.
 

Fonti documentative

G. Bensi – Casa Castalda e la sua Pieve – 1974
G. Bensi – La badia benedettina di Valfabbrica e il suo Castello – 1974
Cartellonistica in loco di A.R. Vagnarelli.
 

Mappa

Link coordinate: 43.146754 12.614345

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