Rocca Malatestiana di Fossombrone (PU)

Cenni Storici

Centro più importante della media valle del Metauro, Fossombrone possiede un centro storico di forte impronta rinascimentale, con la presenza di palazzi quattro-cinquecenteschi, disteso sul versante di un colle sovrastato dai resti della Rocca Malatestiana.
Nella seconda metà del Quattrocento i Malatesta ampliarono e trasformarono il già esistente fortilizio duecentesco in una rocca con cinta muraria a pianta quadrilatera e torrioni angolari.
Nel 1444, quando il feudo di Fossombrone passò a Federico da Montefeltro, la rocca divenne uno dei capisaldi del sistema fortificato dell’a ppena nato ducato di Urbino (1443-1631). Sotto il duca Federico, la rocca assunse il suo assetto definitivo, adeguandosi alle esigenze militari e alle nuove tecniche difensive conseguenti all’uso delle armi da fuoco. A questi interventi risalgono, in particolare, la trasformazione del torrione sudoccidentale in piccolo bastione con alto saliente (1447), e l’introduzione di un possente rivellino dal profilo carenato al centro del lato meridionale (1470), tipico degli schemi architettonici antropomorfici ideati dal Martini.
La Rocca subì gravissimi danni e fu smantellata nel 1502 dal Valentino. Malgrado la distruzione sono riconoscibili i possenti torrioni angolari, il mastio e la caratteristica pianta pentagonale dovuta all’intervento dell’architetto senese.
Abbandonato, il complesso fortificato cadde in rovina; nel Settecento venne eretta al suo interno la chiesetta di Sant’Aldebrando.
 

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