Chiesa di San Rufino d’Arce – Rivotorto d’Assisi (PG)

La chiesa sorge su un vecchio lazzaretto destinato ai lebbrosi e dedicata al martire patrono di Assisi, a poca distanza dagli altri lazzaretti presenti ai tempi di San Francesco, e già trattati in questo sito, Santa Maria Maddalena e Santa Trinità.

 

Cenni Storici

Questa chiesetta è stata costruita intorno all’anno 1000, così come altre cappelle che si trovano in questa zona. Si chiama San Ruffinuccio a causa di una leggenda secondo la quale in questo luogo è morto un ragazzo col medesimo nome: questo fanciullo fu un martire della Verità, perché fu ucciso affinché la gente non venisse a conoscenza di un fatto accaduto e di cui lui fu testimone.
La tradizione vuole che il giovane Rufino venne gettato in un pozzo da un suo superiore. Il parroco infatti aveva commesso un grave reato, un delitto commesso proprio in presenza del giovane.
Lo scopo del parroco era quello di far testimoniare a Rufino il falso ma impedito in questa sua intenzione in uno scoppio d’ira lo gettò nel pozzo. Il corpo del santo rimase molto tempo nascosto nella acque fino a quando i monaci del Monte Subasio non videro delle miracolose luci scaturire proprio dal pozzo, luci che permisero di trovare miracolosamente la salma del povero martire.
Si dice “in arce” perché, nei tempi passati questa zona fu un cimitero romano, quindi un luogo pieno di “arche” (tombe).
Le spoglie del santo sono custodite nella Cattedrale di Assisi in una omonima cappella nel transetto di sinistra, dopo che furono trasportate dalla piccola chiesa di San Rufino d’Arce che era stata il luogo del martirio e suo primo sepolcro.
 

Caratteristiche

Sappiamo che l’edificio di San Rufino d’Arce è una chiesa per diversi motivi:

  • la campanella situata sopra il tetto
  • l’acquasantiera presente in casa
  • l’antica tavola in legno che fungeva da altare (pre-conciliare).

La chiesa non ha subito modifiche, a parte il tetto che è stato rifatto perché le assi portanti erano ormai troppo vecchie.
Come si puo’ vedere dalla galleria fotografica ci sono degli affreschi che risalgono al XV secolo (data certa per la presenza in uno di essi di San Bernardino da Siena che è vissuto tra il 1400 e il 1500).
Partendo dalla parete di destra vediamo:

  1. Santi Cosma e Damiano.Vengono dipinti identici non perché gemelli o fratelli, ma perché affini spiritualmente e legati dall’Amore di Dio. Sono vissuti prima della nascita di San Francesco.
  2. San Bernardino da Siena che, come ho detto prima, è vissuto nel XV secolo e fu seguace di San Francesco.Ha nelle mani la Parola di Dio: il suo primo compito fu quello della predicazione tramite la quale convertì molte anime.
  3. S. Maria degli Angeli.
    Notiamo la Madonna che offre suo Figlio, Cristo Signore, all’umanità. E’ attorniata e sorretta dalla presenza di due angeli

Nella parete sinistra invece:

  1. S. Stefano E S. Lorenzo i due protomartiri della Chiesa cristiana: il primo con la veste rossa del martirio mentre l’altro, morto bruciato su una graticola, dipinta dietro il suo capo. Sono accomunati dalla Parola di Dio per la quale hanno vissuto ed affrontato la morte.
  2. Un affresco del quale rimane solo un tetto: alcuni esperti dicono che, dalla consequenzialità degli affreschi, dovrebbe essere la rappresentazione del presepe di Greccio.

In questa vallata di Rivotorto è avvenuto il bacio di Francesco con il lebbroso.
 

Fonti documentative

Note esplicative predisposte dalle consorelle della Comunità che vi ha sede.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di Santa Maria Maddalena.
 

Mappa

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