Santuario della Madonna della Bruna – Castel Ritaldi

L’edificio si trova nel paese che prende il nome dal Santuario cioè La Bruna.

 

Cenni Storici

Spettacolare esempio di architettura rinascimentale bramantesca, il santuario di Santa Maria della Bruna sorge sulla riva del torrente Tatarena, non lontano dall’abitato di Castel Ritaldi, nel luogo ove sarebbe avvenuto un miracolo. La leggenda racconta che il 6 giugno 1506 un gruppo di pellegrini che si recava a Montefalco per venerare la Beata Chiara, sostò all’ombra delle querce secolari in riva al torrente. Quando si alzarono per riprendere il cammino non riuscirono a risollevare lo stendardo se non dopo aver fatto dipingere sul muro della chiesa l’immagine rappresentata sullo stendardo stesso. Sempre secondo la leggenda il pittore dopo aver abbozzato l’opera ed essere tornato per completarla la trovò miracolosamente finita.
I lavori di costruzione del santuario ebbero avvio nel 1510, affidati a Nicolò di Giorgio da Como, autore della cella campanaria del Duomo di Spoleto, la consacrazione avvenne nel 1576
 

Aspetto Esterno

La chiesa è costruita in mattoni e si presenta con grande originalità, estremamente slanciata e nuda di qualsiasi partito decorativo, se si escludono le altissime paraste che giungono fino al tetto, iniziate da una basetta di pietra sagomata. Si eleva sulla facciata il campaniletto a vela di mattoni, con le sue due aperture, forse di epoca posteriore.
 

Interno

L’interno è a navata unica forma di croce circondata da tre absidi di uguali dimensioni, per tre lati, coperte a calotta, al quarto è innestata la navata d’ingresso su pianta quadrangolare e coperta a volta a crociera, e con quattro nicchie, due per lato, sfondate nelle pareti. Gli otto pilastri che sostengono la cupola non hanno basi e sono piantati perciò direttamente a terra, sono coronati da capitelli in stile corinzio. I quattro arcani gettati da un pilastro all’altro hanno una larghezza di m. 6,40, mentre i pilastri con la trabeazione raggiungono un’altezza di m. 7,45. La lunghezza della chiesa è di m. 20,85, la larghezza massima, sempre all’interno è di m. 15,80.
L’altare maggiore è decorato con un grande affresco raffigurante la Madonna della Bruna, attribuito a Tiberio Ranieri di Diotallevi detto Tiberio di Assisi; l’appellativo “La Bruna” deriva dalla pelle particolarmente scura che caratterizzava il volto della Madonna.
Gli affreschi dell’abside sono opera di Pier Matteo Piergili.
 

Fonti documentative

Guerrini G. Le Chiese di Santa Maria
 

Nota

La galleria fotografica e i testi sono stati elaborati da Silvio Sorcini
 

Da vedere nella zona

Pieve di San Gregorio Magno – Castel Ritaldi

 

Mappa

Link alle coordinate

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>