Castello di Scoppieto – Baschi (TR)

Il luogo è conosciuto per la scoperta archeologica della fabbrica romana di ceramica i cui prodotti con il marchio di origine, attraverso il Tevere, venivano distribuiti per tutto il Mediterraneo.

 

Cenni storici

La piccola frazione di Scoppieto, nel comune di Baschi (TR), è posta fra Civitella del Lago e Todi, su di un colle antistante il lago di Corbara.
Popolato già in epoca romana, fiorente centro di produzione di ceramica, dopo secoli di oblio, il pagus risulta nominato nel medioevo, in documenti riguardanti i dintorni di Baschi, con il nome di “de Scopletis“, probabilmente derivato dal latino scopulus, scoglio.
Il paese rimase una villa senza fortificazioni per tutto il medioevo, anche se la posizione arroccata su un colle potrebbe far pensare ad un castrum posto a difesa delle vicine Baschi e Civitella del Lago, dalle incursioni di Todi o da probabili invasori provenienti dalla valle del Tevere.
Nel XIII secolo risulta unita al vicino castelletto di Ponticelli, che allora contava solamente 15 abitanti, mentre Scoppieto ne contava 145 in 29 fuochi.
Nel 1330 l’abate di San Pietro insieme a quello della Abbadia di Sangemini fu scomunicato per aver esortato i fedeli a partecipare ad una spedizione contro la guelfa Orvieto.
Sempre nell’orbita di Todi, pur conservando una certa autonomia, passò al comune di Baschi ai primi del 1800.
Nel 1995 è stata individuata, nella campagna circostante, una fabbrica di ceramica romana di grandissima importanza: ceramica da mensa, finissima, con il sigillo dei ceramisti, i fratelli Lucius Zosimus e Publius Avilius Zosimus, che lavorarono dal 14 al 75 D.C.
Oggi l’abitato conserva abbastanza bene le caratteristiche di antica villa aperta, con un impianto viario ben ordinato, caratterizzato da scale esterne e lunghi sedili in pietra.
 
 
 

Chiesa di San Pietro

La piccola chiesa campestre di San Pietro, adagiata su una pianetta alle pendici del paese, rivolta verso la valle del Tevere, è una delle più antiche del territorio, già documentata nell’XI secolo.
Nel 1275 è citato un presbitero di nome Angelo, che pagava al vescovo di Todi una decima di un fiorino d’oro.
Il vescovo di Fiesole Monsignor Pietro Camaiani nella visita apostolica del 1574 la trova in completa rovina e ordina che sia rifatto il tetto, rinforzate le pareti e risarcito il pavimento.
 

Aspetto

Si tratta di un piccolo impianto costruito in pietra calcarea, recentemente ristrutturato.
Le pareti esterne si mostrano in blocchi di pietra a facciavista; la facciata, a doppio spiovente e sormontata dal campanile a vela a un solo fornice, posto centralmente, ma leggermente disassato a destra, presenta una porta lignea con cornice in travertino, affiancata da una finestrella bassa sul lato destro e sovrastata da un’ulteriore apertura disposta centralmente.
 

Interno

L’interno è costituito da un’unica navata coperta a falde sorrette da una singola capriata lignea, con il presbiterio sollevato di un gradino.
È in pietra a vista, con esclusione dell’abside semicircolare e le due nicchie laterali, intonacate.
Ai lati della finestra dell’abside rimangono affreschi del XV secolo, di ingenua fattura, a sinistra San Pietro, a destra un Santo barbuto con il pastorale e il saio da benedettino, forse San Benedetto o San Romualdo, sotto una scritta mutila e non più decifrabile.
A sinistra dell’altare in una nicchia si trova un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, di mano appena migliore del precedente, anche questo espressione di ingenua arte popolare; nell’arco superiore si legge parzialmente la dedica del committente.
 

Fonti documentative

Giorgio Gomez, Margherita Bergamini, Enzo Nunzi, Filiberto Vici Civitella castelli, ville, paese, chiese di una massa di Todi

http://www.comune.baschi.tr.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/85

https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-95-terni/2823-chiesa-di-san-pietro

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=true&sintetica=true&sercd=87177#

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione delle foto degli interni della chiesa.
 

Da vedere nella zona

Eremo della Pasquarella
Castello di Civitella dé Pazzi
Voragine del Vergozzino
Abbazia di San Gemini di Massa – Scoppieto di Baschi (TR)
Area archeologica di Scoppieto – Baschi (TR)
 

Mappa

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