Castello di Sensati – Spoleto (PG)
Cenni storici
Villaggio disabitato, in comune di Spoleto, sul versante che digrada verso la Valle del Nera, lungo una delle tante vie che collegano la città ducale alla Valnerina.
Dopo oltre cinquant’anni di abbandono solo pochi edifici in rovina sono rimasti in piedi, quasi sorretti alla vegetazione infestante, antichi portali di pietra narrano di un passato ricco di storia.
Secondo una leggenda trascritta in un manoscritto in francese antico tremila templari si riunirono in questo luogo nel 1318 per una grande assemblea segreta che avrebbe dovuto decidere il futuro dei Cavalieri del Tempio di Gerusalemme, dopo la persecuzione ordinata da Filippo il Bello e la soppressione dell’Ordine dei monaci guerrieri da parte di papa Clemente V.
La chiesa
L’antica chiesina è ancora in piedi, ristrutturata dalla comunità montana.
Sorge appartata ai margini dell’abitato, in un luogo in forte declivio, sì che è sostenuta da un’elevata sostruzione.
Aspetto esterno
Dall’aspetto sembrerebbe risalire al XV secolo.
Il campaniletto a vela a un solo fornice, ricostruito in laterizio, è disposto lateralmente, in linea con la parete di destra, da molto tempo è privo di campana.
L’abside è aggettante, la facciata è priva di qualsivoglia ornamento, l’accesso è sulla parete di sinistra, ove si aprono due finestrelle a dar luce.
Interno
L’interno è a una sola navata, con copertura a capriata e si presenta oggi completamente spoglio di arredi.
Quel che rimane della decorazione, che un tempo, probabilmente copriva tutte le pareti, è di notevole qualità.
A sinistra, sulla parete d’altare è affrescato un maestoso Sant’Antonio Abate.
La cornice dell’abside è ornata da stelline e motivi geometrici, al centro, nel rincasso absidale, è affrescata una Madonna della Quercia e, sullo sfondo, un piacevole panorama con la vista di belle costruzioni.
Sulla parete destra è effigiata una graziosa Madonna col Bambino.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.