Castello di Montecastrilli – Montecastrilli (TR)

Nel mese di aprile viene organizzata un fiera agricola ” Agricollina ” che richiama un gran numero di visitatori

 

Cenni Storici

Molte sono le congetture sull’origine del nome, qualcuno ritiene che il toponimo risalga ai tempi di Annibale, quando vi si soggiornò lasciandovi i cosidetti “Castrillorum“, che in lingua latina significa “accampamenti“, altri ritengono che la località collinare prese sicuramente nome (Montes Carsulis) dal vicino presidio Romano di Carsulae, sulla via Flaminia.
I primi insediamenti sul territorio ebbero vita in età romana con il passaggio di alcuni contingenti militari; in particolare, come si è detto, secondo una leggenda, l’esercito guidato da Annibale durante la II guerra punica vi fissò alcuni accampamenti nel 217 a.C.
Nel I secolo a.C. il territorio di Montecastrilli subì la centuriazione per ordine dell’imperatore romano Cesare Augusto, che assegnò le terre di Todi, a cui Montecastrilli apparteneva, ad alcuni soldati veterani.
Il contado di Todi aveva come propaggini estreme Configni (Acquasparta) e Castel Todino, perciò, secondo alcune congetture, Montecastrilli sarebbe appartenuto all’area di influenza di Carsulae, ma a seguito della sua distruzione sarebbe stata soggetta al controllo di Todi.
Ottone I, imperatore romano e re di Germania (862 d.C.), assegnò al conte Arnolfo di Carinzia, suo consigliere, i feudi dell’Umbria meridionale.
Durante il regno del successore Ottone II ci furono conflitti in nome dell’autorità dinastica.
Nel 976 ci fu uno scontro fra Franchi e Sassoni che ebbe luogo a Monte Castrilocum.
I Sassoni, agli ordini di Arnolfo, ebbero la meglio, perciò in questo periodo anche l’Umbria meridionale assistette al fenomeno dell’incastellamento.
Da qui il toponimo Terre Arnolfe.
Il territorio di Montecastrilli era infatti soggetto agli Arnolfi, che controllavano l’area dalla montagna ad ovest di Spoleto fino al contado di Narni ed ai confini di Amelia.
Venendo meno l’unità feudale degli Arnolfi, Montecastrilli passò sotto la giurisdizione del Comune di Todi, che aveva già il controllo sulla zona dal punto di vista ecclesiastico.
Montecastrilli venne coinvolto nelle guerre fratricide fra Comuni e fra guelfi e ghibellini, che in Todi si risolsero nello scontro tra Atti e Chiaravalle.
Nel 1496 il pontefice Alessandro VI pose fine alla disputa dichiarando guerra ad Altobello Chiaravalle, ghibellino; questi venne sconfitto definitivamente ad Acquasparta nell’agosto del 1500.
Alessandro VI assegnò al governo diretto dei chierici alcune castella delle Terre Arnolfe, fra cui Montecastrilli, sottratto al controllo di Todi.
A causa delle innumerevoli richieste della città per ottenere nuovamente il paese da cui era stato separato, il papa Giulio II pose nuovamente Montecastrilli sotto la giurisdizione dell’autorità tuderte nel 1512.
Il territorio di Montecastrilli venne assediato dai lanzichenecchi nel 1527 (anno del Sacco di Roma), che vi portarono la peste e la fame.
In epoca napoleonica Montecastrilli ebbe grande rilievo nel territorio circostante, che avrebbe dovuto formare il Comune odierno.
Nel 1810, infatti, venne fondato il municipio autonomo dipendente del Cantone di Amelia, circondario di Todi, prefettura di Spoleto.
In seguito al Congresso di Vienna del 1814, però, Montecastrilli tornò sotto il controllo dello Stato Pontificio e venne smembrato dal territorio di Todi.
Nell’agosto 1849 Montecastrilli fu occupato da truppe francesi e, alla fine del mese, da una colonna mobile di truppe spagnole del maresciallo Cordova, stanziate fra Narni, Terni e Spoleto.
Nel 1860, con l’occupazione delle Marche e dell’Umbria, Montecastrilli entrò a far parte del Regno d’Italia.
Divenuto comune autonomo nel 1975, oggi Montecastrilli comprende le interessanti frazioni di Castel dell’Aquila, Castel Todino, Farnetta, Quadrelli e Collesecco.
 

Aspetto

Del bel borgo medioevale rimane la struttura delle mura cittadine incorniciate da una serie di torri merlate, nelle quali si aprono Porta Amerina e Porta Medioevale.
Da visitare il Convento delle clarisse del 1400; nella chiesa parrocchiale di particolare interesse è un Crocifisso ligneo del XV secolo.
 

Fonti documentative

http://www.bellaumbria.net/it/montecastrilli/

http://it.wikipedia.org/wiki/Montecastrilli

 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Lorenzo in Nifili
Castello di Farnetta
Castello di Dunarobba
Foresta fossile di Dunarobba
Casteltodino
Chiesa di San Bartolomeo – Casteltodino
Castello di Quadrelli
Chiesa di Santa Maria Assunta – Quadrelli
Castel dell’Aquila
 

Mappa

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