Castello di S. Giovanni di Collepino – Spello

Il Castello controlla ancora con la sua maestosità il fosso dell’Anna e l’unico mulino ad acqua ancora esistente nel territorio: il mulino Buccilli, che sfidando il tempo e la modernizzazione produce ancora pane integrale macinando le granaglie con la sola forza dell’acqua.

 

Cenni storici

Posto a 636 m. s.l.m., è stato oggetto di un Progetto Integrato di Recupero (P.I.R.) in seguito ai danni causati dal sisma del 1997 e riaperto, insieme alla chiesa di San Giovanni nel 2009, a conclusione dei lavori.
Si tratta di un piccolo centro fortificato di origine alto medioevale, caratterizzato da un fitto tessuto urbano, ma ormai privo del circuito murario che un tempo lo cingeva e di cui rimangono alcuni resti solo sul lato orientale.
Nell’XI sec. i vicini monaci camaldolesi di San Silvestro vi costruirono una chiesetta dedicata a San Giovanni, in onore del quale il castello abbandonò il nome originario di Manciano assumendo il nome del santo.
Le Cronache degli Olorini riferiscono che presso il castello, di cui la famiglia Targarini era custode perpetua, San Francesco operò due miracoli, uno nel 1213 e l’altro nel 1219 quando, “con il loto e il fango” donò la vista a Beatrice, sorella del custode del castello, cieca dalla nascita e che successivamente vestì il velo, presso il convento di Vallegloria “vecchio”.
Nel corso dei secoli subì varie devastazioni legate alle vicende per il possesso di Rocca Paida, la cui proprietà fu a lungo contesa tra Spello ed Assisi nel 1227 e nel 1376.
Presso il castello “non molto forte di mura“, l’autorità cittadina nel 1373 ordinò che fosse costruita una torre e venissero restaurati “tutte le case e casalini“.
Un altro episodio cruento è quello legato alle vicende per il possesso della rocca di Pasano che in questo caso videro gli Spellani contrapporsi ai Folignati.
Presso il castello divenuto parrocchia autonoma solo nel 1610 fu istituito nel 1733 il Monte Frumentario gestito dalla Confraternita del Rosario.
 

Chiesa di San Giovanni

Posta nella parte alta del castello, è ad aula semplice con tetto a capanna; la porta architravata è sormontata da una piccola finestrella rettangolare. Le campane originarie del piccolo campanile a vela, datate 1680, colpite da un fulmine nel 1983 sono state sostituite grazie all’interessamento del parroco Virgilio Sampalmieri e alle offerte dei fedeli.
Dopo l’intervento del 1935 che ne modificò l’altezza, l’interno fu affrescato gratuitamente tra il 1956 e il 1964 dal profugo danese Peter Jeghor con le immagini dell’Addolorata e dei santi Giovanni, Francesco e Chiara, mentre la facciata fu ornata nel 1987 con una maiolica di Deruta. ritoccata con l’aggiunta della figura del santo e il paese sullo sfondo.
 

Festa paesana

La festa del paese, un tempo celebrata il 27 dicembre, data della ricorrenza di San Giovanni apostolo ed evangelista, dai primi del Novecento è stata sostituita con quella di San Giovanni Battista, che si celebra il 24 giugno. Per l’occasione viene organizzata una festa che richiama un notevole flusso di persone, organizzata dal Comune, dall’Associazione “Il Castello di San Giovanni”, dalla Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio” e da alcune sezioni del CAI.
 

Aspetto attuale

Il paese si presenta perfettamente restaurato dopo il sisma del 1997 e ha riacquistato il suo antico splendore, le casa (seppur seconde case) sono frequentemente abitate soprattutto nel periodo estivo e il paesaggio è particolarmente curato. Una comunità di Padova ha ristrutturato un vecchio edificio acquistato prima del Terremoto e lo ha adibito a Centro di accoglienza giovanile soprattutto scout e oratori, il che ha portato una grande vitalità in un centro che sembrava destinato a morire.
 

Da vedere nella zona

Molino Buccilli
Molino di Pollo
 

Mappa

Link coordinate: 43.051631 12.711008
 

Fonti documentative

Guida Turistica di Spello di Sabina Guiducci a cura dell’Assessorato al Turismo ediz. Dimensione Grafica 2009.

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