Castello di San Marco – Norcia (PG)

Il Castello ha subito ingenti danni dagli ultimi terremoti che hanno interessato l’Umbria.

 

Cenni Storici

San Marco è un tipico castello di poggio, oggi piccolo paese che sorge a 1.100 mt. s.l.m. distante solamente 9 km da Norcia e le sue belle fortificazioni appaiono già percorrendo la Piana di Santa Scolastica.
Per la posizione strategica, fu un importante castello situato lungo la via di comunicazione tra la Valle del Tronto ed il Regno di Napoli e la tradizione locale, del tutto infondata, ma sostenuta dalla non comune bellezza delle sue fortificazioni, narra anche che il paese sia stato un avamposto della Repubblica di Venezia, da qui l’origine del nome.
Il primo insediamento registrato in zona risale all’Età del Ferro quando i primi abitanti costruirono un castelliere, cioè un primitivo insediamento di difesa, posto poco fuori le attuali mura in una zona ricca di prati e di acqua sfruttando la conformazione del terreno.
Qui, durante il periodo longobardo si trovava una curtis, ossia un insieme di ville ed edifici dove il signore locale soggiornava e dove espletava le sue funzioni di controllo sul territorio.
Successivamente questa corte passò sotto le dipendenze del Ducato di Spoleto mentre la chiesa dipendeva dall’Abbazia di Sant’Eutizio, situata in Val Castoriana nelle vicinanze di Preci, sotto cui rimase almeno fino al 1253.
In seguito entrò a far parte del Comune di Norcia e, dall’alto del colle, vista la sua posizione strategica, continuò ugualmente a svolgere la sua funzione di controllo degli spostamenti che si effettuavano sulle strade della Piana di Santa Scolastica e su quelli che si dirigevano verso la Salaria.
A San Marco sostò nel 1382 il valoroso combattente Amedeo VI di Savoia, detto anche il Conte Verde per via del colore delle armi ed indumenti che indossava, durante il suo viaggio che lo portava a l’Aquila con al seguito l’esercito di Luigi d’Angiò.
Tra gli abitanti di San Marco che assursero a cariche importanti, ricordiamo i consoli Giovanni di Gennaro e Luca di Bucciarello (1437), Antonio di Pietropaolo (1525), Terenzio di Costanzo (1614), Alessandro di Gian Benedetto (1621).
Il castello attuale venne costruito tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.
Durante il periodo napoleonico, quando era proibito seppellire i cadaveri all’interno delle chiese, gli abitanti di San Marco per eludere la legge, scoperchiarono una parte del tetto di essa per poter continuare le sepolture nel borgo.
Gravemente danneggiata dal terremoto del 19 settembre del 1979 le cui ferite sono ancora oggi visibili, e simbolicamente rappresentate, i resti di una casa crollata e mai più recuperata dove persero la vita tre persone durante il sisma.
Secondo i dati del censimento Istat del 2001, i residenti sono 18 (sammarcani), che fino ai recenti eventi sismici del 2016 erano riusciti a riscattare e mantenere ancora viva la loro dignità e la forza di comunità e si è certi che continueranno a farlo anche per il futuro.
 

Aspetto

Tutto il borgo si presentava, prima del sisma del 2016, compatto ed in ottimo stato di conservazione e di ristrutturazione, nonostante i danni subii dall’ultimo terremoto ancor oggi San Marco conserva quasi del tutto intatta la sua cinta muraria risalente al XIII-XIV sec., con due torri cilindriche angolari ed una sola porta superstite ad arco acuto, denominata Porta Castello, da cui si accede all’abitato.
Poco prima di entrare nel borgo, sulla parte destra, si nota una bella ed imponente fonte monumentale finemente restaurata con il sasso a vista e che reca incisa la data 1771, anno della sua costruzione.
Interessante la tipologia edilizia per il ripetersi dello schema a schiera abitazione-fienile, lungo un asse centrale con bracci ortogonali.
Gli ingressi di alcune abitazioni sono incorniciati da antichi portali e lungo la via principale che attraversa il paese è possibile notare un cippo, una pietra che stava a delimitare il passaggio di confine di due stati.
Arrivando nella parte alta dell’abitato si gode di una veduta unica sulla piana di Santa Scolastica da lasciare senza fiato, fino a scorgere la città di Norcia e tutta la vallata da una prospettiva a dir poco fantastica ed ideale per scattare foto ricordo pittoresche.
 

Chiesa di San Giovanni Battista

La Chiesa di San Giovanni Battista era la parrocchiale.
Cadde quasi completamente nel sisma del 1979, salvo l’arcone centrale e l’altare maggiore che ha statue in gesso di Sant’Antonio abate e Sant’Antonio da Padova; disfatti gli altri due altari.
Purtroppo l’ultimo sisma del 2016 l’ha danneggiata gravemente e ora è a pericolo di crollo.
La Chiesa, malgrado i danni, rivela ancora oggi l’impianto cinquecentesco.
Dall’interno furono salvate le tele di San Giovanni Battista, sul primo altare a sinistra; di San Carlo Borromeo sul primo altare a destra; della Crocifissione sull’altare maggiore (secolo XVII); della Madonna del Rosario; inoltre, una statua lignea di San Marco del secolo XV e uno scenografico tabernacolo ligneo del secolo XVI.
Sulla fronte della chiesa, fortificata nel 1705, si apre una porta in pietra protetta da tettoria.
Nella parete posteriore si trova un elemento architettonico immurato sotto la gronda.
 

Nota fotografica

La foto d’epoca è tratta da

http://www.lavalnerina.it/dett_luogo.php?id_item=175

 

Fonti documentative

TOSCANO B., GIACCHÈ L., RAGNI B., L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria 1977

http://castellosanmarco.altervista.org/notizie_storiche_trascrizioni.htm

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Marco
Chiesa dell’Annunziata.
 

Mappa

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