Chiesa di San Francesco – San Gemini (TR)

E’ una delle chiese principali di San Gemini

 

Cenni Storici

Si affaccia sull’omonima Piazza, cuore dell’attuale città, con adiacente l’ex convento dei francescani, risalente ai secoli XIII-XIV.
Fu edificata nel periodo dal 1235 al 1241, in memoria del soggiorno a San Gemini del Serafico, ove ebbe modo di predicare, ospite del conte Pietro Capitoni, nel 1213.
La chiesa fu poi posta sotto il giurispatronato dei Capitoni, come testimoniano gli stemmi posti sulla facciata e sui capitelli del portale.
Fu restaurata varie volte tra il XV e il XVII sec.
Confiscata nel 1866 per effetto della Legge sui beni ecclesiastici, e trasformata in magazzino, fu riaperta al culto nel 1898 e ripristinata nelle sue linee originali nell’anno 1950.
 

Aspetto esterno

È in stile gotico-francescano, la facciata in pietra locale, completata nel secolo XIV, ha un bel portale ogivale del XV secolo, costituito di fasci di colonnine bizantine sbalzate, con capitelli fogliacei, che inquadra armoniosamente un’antica porta lignea del XIV secolo.
 

Interno

L’interno è ad una navata, con 7 arconi ogivali di sostegno al tetto.
L’abside è di tipo gotico poligonale a vela, con costoloni poggianti su mensole a forma di capitelli corinzi.
Le arcate a sinistra delimitavano originariamente quattro cappelle, oggi questi ambienti non appartengono più alla chiesa.
I restauri hanno riportato alla luce numerosi affreschi, alcuni di scuola Umbra risalenti al XV secolo, altri di epoche più recenti (secoli XVI e XVII).
Entrando sulla destra,nella parete di fondo,frammenti di affreschi del XV secolo, molto deteriorati e di difficile lettura, si distinguono due Madonne con Bambino, cui è sovrapposta una grandiosa Adorazione dei Magi, di buona mano ma purtroppo frammentaria, risalente al secolo XVI.
Sulla parete destra due Santi, molto frammentari del XV secolo, sulle quattro nicchie in progressione, Santa Lucia tra San Giovanni Battista e San Rocco, del XVI secolo, Crocifissione tra San Girolamo e San Leonardo, datato A.D. 1599, Incredulità di San Tommaso e sul fondo Santa Lucia, opera molto rovinata della fine del secolo XVI.
Sull’altare maggiore un bel Crocifisso ligneo del XV secolo.
La vetrata nell’abside è datata 1951.
Sull’abside affreschi raffiguranti San Francesco e, perduti nella parte inferiore, San Cristoforo, SS. Cosma e Damiano, Santa Chiara d’Assisi, San Nicolò, a seguire e meglio conservati Madonna con Bambino, Sant’Antonio Abate, Committente orante, San Gemini, San Nicolò e Crocifissione, tutti della stesa bottega del principio del secolo XV.
Sulla parete sinistra la Crocifissione con San Francesco e committente ai piedi della Croce, entro campitura ogivale del secolo XIV: in alto, tra due arconi di sostegno al tetto, Madonna in Trono tra due Sante e scena, non ben identificabile e in gran parte perduta.
Notevole il bel confessionale in noce del secolo XVI, sovrastato da pulpito la cui balaustra è ornata di cariatidi.
 
 

Convento di San Francesco

Il convento risalente al sec. XVIII-XIV, sorge attiguo alla chiesa omonima.
 

Fonti documentative

Silvestro Nessi Sandro Ceccaroni Da Spoleto a Sangemini attraverso le Terre Arnolfe
 

Nota

Le gallerie fotografica ed il testo sono stati prodotti da Silvio Sorcini
 

Autorizzazioni

Si ringrazia la Diocesi di Terni – Narni – Amelia per la collaborazione e per l’autorizzazione alla pubblicazione delle immagini.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Gemine
Chiesa di San Giovanni Battista
Castello di San Gemini
Chiesa di Santa Maria de Incertis
Ex Convento di Santa Maria Maddalena
Abbazia di San Nicolò
 

Mappa

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