Chiesa ( Oratorio ) della Madonna della Spella – Spello

L’Oratorio è nel Parco del Monte Subasio, sul percorso che da Spello porta ad Assisi passando per la cima della montagna.

 

Cenni Storici

L’Oratorio si trova a quota 980 m s.l.m. nel Parco del Monte Subasio, in prossimità di una curva, dove è possibile lasciare l’auto e raggiungere a piedi il piccolo santuario, uno dei numerosi oratori costruiti dai benedettini sulle pendici del monte Subasio tra l’XI ed il XIII sec.
La chiesa è ricordata dal Donnola con l’appellativo di Madonna della Specula cioè “della veduta” “perchè da quella … se vede quasi tutta l’Umbria, parte della Thoscana e Patriminio“.
Infatti in alcuni giorni la vista spazia fino al monte Vettore, al Terminillo e al lago Trasimeno.
Un mattone vicino all’ingresso, che reca incisa la data 1080, fa ipotizzare la costruzione della chiesa alla fine dell’XI sec, da parte dei benedettini, che fin dal 1025 si erano stabiliti a San Silvestro.
La chiesa originaria, conosciuta come “cappella di Santa Croce“, è conservata parzialmente solo nella parte terminale su cui s’imposta il piccolo campanile a vela.
Con tale titolo compare anche nel 1545, nel testamento di una donna del castello di Collepino che lasciò “10 bolognini per il saldo del pagamenti di una tavoletta dipinta per la chiesa di Santa Croce a Tommaso Corvi” e nel 1711, nell’inventario delle chiese urbane e suburbane di Spello.
Divenuta proprietà comunale dal 1535, al santuario venne addossata una struttura che doveva servire da rifugio ai pastori, che obliterò l’ingresso originario.
Nel 1781, Pio VI concesse l’indulgenza plenaria a quanti i avessero visitato la chiesa nel giorno dell’Ascensione.
Nei secoli passati il piccolo oratorio era meta di processioni non solo in occasione di questa festa, ma anche per quella della Santa Croce (prima domenica di maggio) e per la Madonna della Neve (prima domenica di agosto).
 

Interno

L’interno La chiesa, coperta con volta a botte, conserva a terra la data di rifacimento del pavimento (1627); sul lato sinistro del presbiterio si trova una lapide posta il giorno dell’Ascensione del 1648 dal priore di San Lorenzo Taddeo Donnola, per celebrare i miracoli della Madonna a cui la popolazione si rivolgeva nei periodi di siccità.
La statua, una Madonna con il Bambino in legno policromo del secondo quarto del XVI sec. custodita fino al 1978 entro una nicchia dietro l’altare maggiore, ora si trova presso la Pinacoteca Comunale.
Al XVII sec, risalgono due diversi interventi di restauro, uno effettuato nel 1627, l’altro nel 1683.
In sostituzione del crocifisso ligneo, ora perduto, è stato collocato un pannello di faesite dipinto dall’artista Orlando Tisato, ispirato all’anno della pace indetto da Giovanni Paolo II e concelebrato ad Assisi il 27 Ottobre 1986 insieme ai capi spirituali i tutte le religioni del mondo, alla presenza delle delegazioni di molti Stati.
Agli inizi del 900 sono venuti alla luce numerosi dipinti votivi che testimoniano la devozione nutrita dai fedeli per la Madonna.
I dipinti risalgono alla seconda metà del secolo XV o alla prima del secolo successivo; si tratta di opere eseguite con buona mano da artisti locali che rivestono un particolare interesse come documenti di valore storico.
 

Curiosità

La statua lignea scolpita e donata dal priore della Collegiata, Taddeo Donnola nel 1648, era ritenuta assai miracolosa se invocata per le piogge, il bel tempo, l’abbondanza delle messi.
Lo stesso Donnola così scrisse: “Se desideri e subito con tutta l’anima le piogge (le sette stelle del toro), il sereno e fiumi (la valle tessalica di Tempo, scorsa dal fiume Peneo), le messi di Cerere e queste cose anche abbondanti, ascendi qui a venerare la divina Maria e indubbiamente allora tutte le cose buone saranno riservate a Spello”.
 

Utilizzo attuale

Attualmente continua la tradizione del pellegrinaggio in occasione dell’Ascensione, che coinvolge tutta la cittadinanza di Spello e, da qualche anno, anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo.
Una parte della struttura ad oggi è gestita dal CAI e presenta un’ampia cucina con lunga tavola, due camere con letti a castello per la capienza di circa 18 posti e un bagno accessibile sia dall’interno che dall’esterno attrezzato anche per persone disabili.
Chi ha voglia di fare un bella escursione a piedi può imboccare il sentiero 60 e raggiungere la sorgente di Fonte Bregno.
 

Bibliografia

Guida Turistica di Spello – Itinerari fra Storia e Natura testi di Sabina Guiducci – Comune di Spello Assessorato al Turismo

http://www.lamiaumbria.it

V. Peppoloni e C. Fratini – Guida di Spello – 1978
 

Da vedere nella zona

Parco del Monte Subasio
Eremo delle Carceri
Fonte Bregno
 

Mappa

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