Chiesa di Santa Illuminata – Monte Castello di Vibio (PG)

La chiesa è a poche decine di metri dalla cattedrale e ha conservato per un periodo l’immagine della miracolosa Madonna dei Portenti.

 

Cenni Storici

La Chiesa di Santa Illuminata sorge all’interno del piccolo borgo di Monte Castello di Vibio, in Piazza Garibaldi.
L’edificio venne costruito nella prima metà del XIX secolo, sulla precedente chiesetta di San Rocco, risalente del XV secolo; i lavori terminarono nel 1839 e parte dei fondi fu possibile reperirli dalla Santa Sede dato che la stessa doveva essere edificata proprio a Roma, nei pressi di San Giovanni in Laterano.
Un documento dei primi dell’800 testimonia la richiesta di fondi per edificare una nuova chiesa più grande poiché: “…molti sono i fedeli che non trovano posto neppure in piedi, e spesso chi può sosta sulla piazza antistante pur di partecipare con si devozione alle sante funzioni”.
Monte Castello, come risulta dagli archivi, contava più di 3.000 fuochi (famiglie) e quindi la popolazione ammontava a circa 3.500 persone.
L’erezione della torre campanaria risale all’incirca il 1850.
L’inventario dei beni della “Chiesa arcip.le della terra di Monte Castello“, redatto tra il 1844 ed il 1851, ricorda il temporaneo trasferimento del titolo parrocchiale nella Chiesa di Santa illuminata, “in mancanza della vecchia che attualmente sta rifabbricandosi“, situata nella “nuova Piazza di Monte Castello“, con tre altari, compreso il maggiore “in forma ovata semicircolare“.
L’immagine della Madonna dei Portenti era collocata (temporaneamente in attesa del completamento dell’edificazione della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo) nell’altare laterale destro, mentre il sinistro era dedicato a Santa Illuminata.
L’affresco del catino absidale è stato dipinto nel 1903 dal pittore spezino Luigi Agretti, che a Monte Castello di Vibio aveva già realizzato le decorazioni del teatro della Concordia.
In questa chiesa si venera sin dall’antichità un miracoloso Crocifisso che ha più volte operato delle grazie segnalate.
L’origine di questa Santa Immagine, venerata è rivelata da un manoscritto gotico esistente nell’archivio del convento dei francescani di Barcellona, la cui copia autentica si trova nel convento della Santissima Annunziata di Amelia e di cui un esemplare è stato portato nell’Archivio parrocchiale.
Nel manoscritto è narrato che: “Il beato Placido da Montecastello, il quale fu chiamato alla religione francescana dalla voce del beato Bernardino da Siena, venne destinato nel convento di Valentia. Prima di portarsi in detto luogo volle visitare il suo padre Generoso in Montecastello a cui regalò la Testa mirabile di un Crocifisso”.
E realmente la tradizione, anche prima che si conoscesse detto manoscritto, ha sempre ritenuto che il SS. Crocifisso fosse stato portato da un beato Placido.
Detta Testa venne collocata ed unita al suo fusto appositamente fatto intagliare nel modo come oggi si vede.
Poiché il beato Placido fu chiamato alla religione dal beato Bernardino da Siena, dimostra che la Testa del SS. Crocifisso fu portata qui nell’epoca in cui viveva questo Santo cioè nel secolo XV.
S. Bernardino morì nell’anno 1441.
Probabilmente l’antica chiesa faceva parte di un complesso monacale.
 

Aspetto esterno

Le pareti esterne sono al contrario lavorate in pietra a facciavista; in particolare la facciata a due spioventi, stretta da paraste angolari, e caratterizzata dal solo portale con cornice classica in pietra e dal rosone, presenta partiti decorativi in cotto.
La torre campanaria in pietra è collocata sul retro dell’edificio.
Sull’architrave del portale, senz’altro di spoglio, proveniente presumibilmente dall’edificio adiacente alla vecchia parrocchiale, si legge l’iscrizione “ORATORIUM PYSSIMI SUFFRAGII – 1667“.
 

Interno

Una relazione sullo “Stato di consistenza della Chiesa di S. Illuminata in Montecastello Vibio“, redatta intorno alla metà degli anni ’50 del secolo scorso, descrive l’edificio situato a posa distanza della parrocchiale, con facciata esposta a nord, tetto a falde e campanile a base quadrata.
L’interno della chiesa è ricordato “a navata unica“, intonacata e tinteggiata, coperta con una volta a botte unghiata, sviluppata su tre campate, con presbiterio rialzato e protetto da balaustra lignea, terminante in un’abside semicircolare coperta da un catino affrescato, con pavimentazione realizzata in cotto fatto a mano.
Nell’abside campeggia l’altare di recente costruzione e dove è custodito un crocefisso ligneo, l’altare originale era unito al presbiterio; lo stesso ha decorazioni barocche, ed è in muratura come i due altari laterali; sulla parete di controfacciata, la cantoria lignea è sorretta da pilastri in muratura.
 

Fonti documentative

Pietro Caruso – Montecastello di Vibio e il suo Territorio ieri e oggi – 1996

http://www.montecastellodivibio.gov.it

http://necrologie.repubblica.it

 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
 

Da vedere nella zona

Castello di Montecastello di Vibio
Chiesa della Madonna delle Carceri
Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo
Chiesa della Madonna delle Grazie
Abbazia di San Lorenzo in Vibiata
 

Mappa

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