Chiesa di Santa Maria Assunta – Caso di Sant’Anatolia di Narco (PG)


 

Cenni storici

La chiesa di Maria Assunta (già Santa Cristina, come è scritto sulla lunetta), sita appena al di fuori dell’antica cinta muraria, nelle vicinanze di un antico fontanile in pietra, risale al secolo XIII.
Nel 1250 vi era annesso un monastero di Clarisse.
Costruzione modesta, si presenta attualmente con aspetto tardo cinquecentesco, intorno al 1590 furono, infatti, eseguiti importanti lavori di ristrutturazione, con allargamento della navata e realizzazione di una nuova abside più avanzata.
 

Aspetto esterno

La Chiesa di Santa Maria Assunta ha un semplice esterno con facciata a capanna e ornato da un longilineo portale con lunetta che ricorda il secolo XIII e un oculo circolare a dar luce.
Il Campanile è ornato da un orologio.
 

Interno

L’interno è a navata unica, a tre campate delimitate da due arconi.
A sinistra dell’ingresso si trovano una nicchia per gli oli santi e il fonte battesimale, datato 1640.
Nella parete sinistra si trova un altare spoglio della tela che lo decorava, con avanti una statua di Santa Cristina.
Nel successivo altare, anch’esso spoglio della tela che lo ornava, è posto uno stendardo processionale raffigurante la Madonna col Bambino.
Ai lati dell’abside sono poste due moderne statue raffiguranti l’Immacolata concezione e il Sacro Cuore di Gesù.
L’abside fu finita di affrescare, nel 1595, dal pittore perugino Pierino Cesarei (c. 1530-1602), lo stesso che nel 1591 dipingeva la lunetta del portale laterale di San Domenico in Spoleto, nel 1593 l’oratorio della Resurrezione nella stessa città e nel 1595 datava una tela nella vicina Scheggino.
Ai lati della calotta sulla fronte, a sinistra è dipinto San Giovanni Battista e sotto Scena della sua decollazione.
Sulla calotta è dipinta l’Incoronazione della Vergine Assunta da parte di Cristo, seduti sulle nubi fra uno stuolo di Angeli adoranti e musicanti tarda ripetizione degli schemi dello Spagna, in particolar modo di quello della vicina Gavelli, derivati a loro volta dall’affresco del Lippi nel duomo di Spoleto.
In basso l’Agitazione degli Apostoli attorno al sepolcro vuoto con gigli fioriti della Vergine; sulla fronte del sarcofago è lo stemma del Vescovo di Spoleto Fulvio Orsini.
In un cartellino sulla sinistra in basso, la scritta: ASUMPTIONE DEIPARE CASUS UNIVERSITAS SUMPTIBUS PROPRIIS / ERIGI CURAVIT.
In altro cartellino a destra: PERINUS CESAREUS PERUSINUS PINGEBAT / 1595.
Nei clipei del sottarco, decorati a festoni, sono figurate le virtù teologali: Fede, Speranza e Carità.
A destra Sant’Antonio Abate con sotto l’Incontro con Paolo eremita.
Dietro l’attuale abside si rinvengono resti della chiesa più antica, probabilmente vi si trova anche la vecchia abside.
Nell’altare della parete destra adiacente il presbiterio è raffigurato San Filippo Neri, tela del secolo XVII.
Sul pilastro è appeso un quadretto con la Madonna col Bambino.
Nel successivo altare è una tela della Madonna del Rosario, del secolo XVII, con attorno le formelle dei 15 misteri.
L’acquasantiera in pietra reca la data 1640.
Presso la porta si trova una tomba del 1613 con epigrafe in versi umanistici di sapore stoico: STAT SVA QVVIQVE DIES BREVE ET IRREPARABILE TEMPUS / SALVATORIS SPOLETINI ARTIVM LIBEARLIVM PROFESSORIS.
Non è più in sito la croce sagomata e dipinta, tempera su tavola trecentesca che ornava l’altare maggiore, ora conservata al Museo diocesano di Spoleto.
Il Christus triumphans è raffigurato ad occhi aperti, nel classico modello trecentesco, ai lati della croce sono l’Addolorata e San Giovanni, sopra, nel clipeo, l’Eterno Benedicente.
 

Bibliografia

ANGELINI ROTA G. Guida di Spoleto e del suo territorio, A.G. Panetto e Petrelli, 1929
FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina Abeto (PG), presso l’autore, 1976
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
GUERRINI GIUSEPPE Le Chiese di Santa Maria
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Monteleone attraverso il Monte Coscerno, Itinerari Spoletini 1, Spoleto, 1972
Sacra visita di Carlo Giacinto Lascaris vescovo di Spoleto, 1715, in Archivio Storico Diocesano di Spoleto
Sacra visita di Pietro de Lunel vescovo di Gaeta, 1571, in Biblioteca Comunale di Foligno
SENSI MARIO Madonna a cavallo in un Santuario Mariofanico della Valnerina, letto in http://www.aisscaweb.it/wp-content/uploads/2015/01/MadonnaacavallodiCaso.pdf
www.comunesantanatolia.it

http://www.lavalnerina.it/dett_luogo.php?id_item=505

 

Nota di ringraziamento

Si ringraziano il Gentilissimo signor Antonio Napoleoni, il Sindaco e il geometra Sandro Sabatini del Comune di Sant’Anatolia, la Diocesi di Spoleto-Norcia, il signor Adalgiso Liberati dell’Archivio Diocesano.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

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