Madonna di Castellocchio – Eggi di Spoleto (PG)

Il castello di Eggi è famoso per le sue meravigliose chiese splendidamente affrescate.

 

Cenni Storici

Si trova fuori dalle mura del castello, sotto i ruderi di Castellocchio.
Era di juspatronato del monastero di San Ponziano di Spoleto.
Singolare edificio votivo con pianta a croce latina, sorto probabilmente sopra una precedente edicola, con immagine rappresentante la Madonna del Latte, risalente al XV secolo.
L’antico affresco è inquadrato in una falsa architettura, dipinta nel 1665.
Sulla veste del Bambino Gesù sono presenti croci rosse del tutto simili a quelle raffigurate nell’affresco della Processione dei Bianchi, opera di Cola di Pietro da Camerino nel 1401 e sito nella chiesa di Santa Maria a Vallo di Nera.
Poco più di 600 anni fa, decine di migliaia di uomini, donne e bambini percorsero l’Italia da nord a sud al grido di “Pace e misericordia” lungo un itinerario che toccò anche l’Umbria.
Era il movimento religioso dei “Bianchi“, con caratteristiche di spontaneità pressoché uniche nella storia, che scomparve nel breve giro di un anno, nel 1400, con la stessa velocità con cui era nato.
Il passaggio è testimoniato dalle cronache, dalle laudi e soprattutto da affreschi nelle chiese di varie località, tra le quali, Santa Maria a Vallo di Nera e Santa Maria del monumento a Terni.
C’erano, all’epoca contemporaneamente due Papi: Pietro de Luna, che prese il nome di Benedetto XIII (1394-1423), eletto ad Avignone, e Pietro Tomacelli, eletto a Roma col nome di Bonifacio IX (1389-1404).
All’origine del movimento sarebbero apparizioni miracolose (la “Leggenda dei tre pani“).
Si sa per certo che il 5 marzo del 1399: a Chieri (Torino) uomini e donne coperti di bianche tuniche, la testa nascosta da un cappuccio con due fori per gli occhi, sul capo e sul petto una croce rossa, con i fianchi cinti da corde, scesero in piazza pregando, flagellandosi e chiedendo perdono per i peccati.
Ben presto questo nucleo iniziale fece proseliti, espandendosi in altre città, senza distinzione fra ricchi e poveri, nobili e plebei.
I Bianchi giungono a Spoleto a metà settembredel 1399, il loro passaggio in città, ricordato dalla locale cronaca dello Zampolini e dalle Riformanze comunali, avrebbe comportato l’edificazione di una chiesetta in Piazza del Duomo intitolata alla Madonna della Misericordia, nel cui sito venne in seguito edificata la chiesa di S. Maria della Manna d’oro.
La notevole somiglianza tra le croci non è certo casuale e potrebbe essere testimonianza del passaggio dei Bianchi in quel di Eggi, altra ipotesi è che l’ignoto artista quattrocentesco abbia tratto ispirazione dall’opera di Cola di Pietro da Camerino.
Nel braccio sinistro, ora non più in sito vi era una tela del XVIII secolo raffigurante in alto la Madonna col Bambino tra due Angeli e sotto San Carlo Borromeo e San Francesco.
Nel braccio destro, anch’essa rimossa, era una tela del XVII secolo raffigurante in alto la Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e San Carlo Borromeo.
 

Fonti documentative

Guerrini G. Le Chiese di Santa Maria
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Michele Arcangelo
Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa di San Giovanni Battista
 

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