Cenni Storici
Dedicata ai Santi Vito e Modesto è uno degli edifici religiosi più antichi di Nepi, fu edificata tra il XII e il XIII secolo a opera di maestranze locali.
Le fonti documentarie la ricordano non prima della seconda metà del XV secolo, ma quanto rimane della primitiva struttura e i più antichi affreschi ancora esistenti testimoniano l’antichità dell’edificio.
Nel 1463, la chiesa fu privata del tetto per utilizzarne le tegole nella copertura del Duomo.
Nel 1574 il Visitatore Apostolico venne presso la chiesa di San Vito e constatò l’assenza della copertura, di un rettore e di redditi; propose al Vescovo di allora la chiusura dell’edificio e la sua demolizione ma questi si oppose fermamente.
Alla fine del XVI secolo la Chiesa fu dotata nuovamente della copertura per volere del Vescovo Diocesano; sempre in tale periodo furono eseguiti lavori di restauro che portarono anche al rifacimento dell’apparato decorativo.
A questa fase sono databili due affreschi raffiguranti San Luca Evangelista e la Madonna con Bambino con i Santi Vito e Modesto.
Quest’ultimo dipinto andò a sostituirne uno precedente, molto deteriorato, che, insieme a una scena di Crocifissione, è quanto rimane della primitiva decorazione della chiesa.
Forse anticamente la chiesa era più grande e aveva una copertura a due spioventi; probabilmente l’edificio adiacente è stato costruito su una porzione della chiesa.
Le celebrazioni religiose vi si svolgono solo una volta l’anno, il 15 giugno.
Aspetto esterno
La facciata è molto semplice, con un portale sormontato da un rosone circolare e terminazione superiore a timpano; è altresì caratterizzata dal piccolo campaniletto a vela a solo fornice, sito a destra del prospetto principale.
Il portale è caratterizzato dall’impiego di materiale lapideo erratico d’epoca medievale.
La copertura è a unico spiovente con travi principali e secondarie in legno di castagno, pianelle in cotto, tegole e coppi alla romana.
Interno
L’interno ad aula unica, con pianta rettangolare, conserva l’antico pavimento in cotto.
Sulla parete sinistra si trova una sacra conversazione, Madonna col bambino e i Santi Vito e Modesto, del XVI secolo; l’affresco, oggi staccato, era originariamente situato dietro l’altare.
Il distacco dell’affresco ha consentito di rinvenire gli affreschi più antichi della chiesa sulla parete di fondo.
A sinistra si trovano i resti di una Crocifissione del XII secolo, col Cristo tra i dolenti, della Madonna rimane unicamente una mano.
Al centro è affrescata una Madonna col Bambino tra i santi Vito e Modesto; l’opera, molto danneggiata, si trova su uno strato più tardo e può essere datata al XIII secolo per le affinità con gli affreschi della basilica della vicina Castel Sant’Elia.
Appena a destra riemerge un frammento della più antica decorazione del secolo precedente, poi si apre una nicchia in cui è contenuto un quadretto ex voto.
In alto, a destra, San Luca Evangelista del XVI secolo.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono di Silvio Sorcini.
Fonti documentative
www.museociviconepi.it
www.antiquaviva.altervista.org
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/86444/Chiesa+di+San+Vito+%3CNepi%3E
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Mappa
Link alle coordinate: 42.24138964619272, 12.346661689330425