Chiesa di San Giovanni Battista – Vallo di Nera


 

Cenni Storici

San Giovanni Battista, di origine romanica, domina il castello dal punto più alto del colle, edificata nel corso del XIII e XIV, ampliata e in parte ricostruita intorno al 1575, come testimoniato dalla data incisa sull’angolo sinistro della facciata.
La chiesa, citata sia dal Codice Pelosius sia dalle Rationes Decimarum, fu priorato benedettino, dipendente dall’Abbazia di Sassovivo.
Divenne poi parrocchiale, dipendente dal Plebato di Santa Maria di Narco.
La chiesa presenta una pianta quadrata ad unica navata, coperta a capriate con due monofore sul lato destro.
Appartengono alla fase romanica l’abside, parte delle murature;La facciata, con il campanile a doppio fornice e il rosone,sembra essere rimasta quella originaria.
Il portale è rinascimentale, al di sopra si trova una lapide con la scritta:
AGGREGATA / BASILICAE S. PETRI / URBIS / AD LUCRANDAS / INDULGENTIAS / ANNO DNI / MDCCLX.
 

Interno

L’interno è ad unica navata absidata e coperta da un tetto a due spioventi con travature a cavalletto.
Lungo le pareti laterali della chiesa, infine, le quattordici stazioni della “Via Crucis” risalenti al 1749.
A sinistra dell’ingresso si nota un Fonte Battesimale del XVI secolo.
Segue, sulla parete sinistra, una tela con Madonna col Bambino tra due Santi, poi un altare con quadro raffigurante Cristo e Santi, opere del secolo XVII.
Sul fronte dell’arco, a sinistra, Jacopo Siculo ha dipinto a grandezza naturale le figure di San Sebastiano e San Rocco, protettori dalla peste; in alto una delicata Annunciazione, con a sinistra Angelo Annunciante, al centro l’Eterno, a destra la Madonna, sotto quest’ultima immagine è lo Stemma di Spoleto e un tabernacolo in pietra datato 1504.
Nel sottarco Battesimo di Cristo, Evangelisti e Dottori della Chiesa; sulla destra si legge la data MDXXXVI.
All’interno, nel catino absidale, è affrescata la Dormitio Verginis, splendida opera del 1536, sempre di Jacopo Siculo.
Espressivi i volti degli Apostoli e del Battista.
Sullo sfondo il paesaggio naturale e il castello di Vallo, e tra gli apostoli manca San Tommaso che viene raffigurato dietro lontano dal gruppo con una veste celeste, un mantello rosso e con in mano una cinta.
Sulla destra è raffigurata la leggenda di Jacopo da Varagine, secondo cui gli ebrei tentarono di rovesciare e trafugare il feretro di Maria ma furono cacciati da un Angelo.
Sulla parete destra, in una nicchia è affrescata una Crocifissione della metà del XVI secolo, segue un altare con una tela della seconda metà del XVI secolo raffigurante la Madonna del Rosario; sul successivo altare è posto un quadro del XVII secolo con la Madonna e due Santi tra cui San Carlo Borromeo.
Sulla destra dell’ingresso un’acquasantiera in pietra del XVI secolo.
Dalla chiesa proviene una Madonna col Bambino, tempera su tavola, realizzata nel 1315, già conservata presso la Casa parrocchiale ed ora al Museo Diocesano di Spoleto.
È attribuita al Maestro di Cesi, faceva parte di un trittico con ante richiudibili.
Il bambino veste abiti che alludono al saio e al cordone francescano, evidenziando una qualche forma di devozione espressa dal committente, il priore Tommaso, o derivata dal contesto di provenienza, dove si annovera l’esistenza di una chiesa in origine intitolata a San Francesco, ora Santa Maria, cui era annesso un convento.
 

Fonti documentative

AA. VARI Vallo di Nera e il suo Territorio – Storia, Arte, Ambiente e Tradizioni Grafiche Millefiorini – Norcia 2010
FABBI ANSANO. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI ANSANO Storia dei comuni della Valnerina / Abeto (PG), presso l’autore, 1976
FAUSTI LUIGI, Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Visso, Itinerari Spoletini, Spoleto, 1974
 

Nota

Foto e testi di Raimondo Fugnoli e Silvio Sorcini
 

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Informazione

Per le visite suonare alla casa accanto o chiedere del parroco.
 

Mappa

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