Ocriculum – Otricoli (TR)


 

Cenni Storici

Una delle zone archeologiche più importanti dell’Umbria attuale è quella corrispondente all’antico centro di Ocriculum.
L’insediamento originale Umbro sorgeva sull’altura su cui è ora ubicato l’attuale paese, fu trasferito, probabilmente alla fine dell’età repubblicana, nella piana sottostante, presso una grande ansa del Tevere, su cui si sviluppò il porto della città.
I rapporti commerciali con Roma erano intensi, grazie al vicino porto fluviale sul Tevere, detto “porto dell’Olio” ed alla via Flaminia.
La città romana, non recintata da mura era attraversata dall’antica via Flaminia, fiancheggiata prima del suo ingresso nell’area urbana, da monumenti funerari.
I primi scavi regolari, condotti durante il pontificato di Pio VI portarono l’esplorazione di molti edifici monumentali, come la Basilica e le Terme e le numerose opere d’arte rinvenute (mosaici, sculture, iscrizioni …) furono trasportate ai Musei Vaticani; in particolare un mosaico policromo (rinvenuto integro nelle Terme) e la testa colossale di Giove alta 58 cm., trasportate a Roma per via fluviale.
 

Antiquarium

Si trova nei pressi dell’area archeologica, in un casale, costruito sopra una grande cisterna romana, recentemente ristrutturato ed allestito per fini espositivi.
Al suo interno sono esposti importanti reperti provenienti dal territorio.
 

L’anfiteatro

È in parte costruito e in parte addossato alla collina, scavata per consentire l’appoggio delle strutture murarie.
Misurano circa 120×98 metri.
Tutta la parte esterna del monumento è scomparsa, della cavea rimangono alcuni tratti della galleria intermedia, coperta a crociera e sormontata da piccoli vani con volte inclinate per l’appoggio delle gradinate.
Si scorgono inoltre i resti dei due ingressi principali.
È conservato il piano antico dell’arena ed è stata rimessa in luce parte del podio.
 

I monumenti funerari

Il primo dei monumenti che si incontra, in prossimità dell’antica Ocriculum è una tomba a nicchia di età imperiale, che emerge dalla terra fino all’imposta della volta; costruita in opera cementizia con grosse scaglie di tufo miste a malta ha il rivestimento in laterizio, come la parte posteriore del monumento, di cui rimangono alcuni tratti.
Il secondo, cosiddetto a “torre“, di grandi dimensioni, ha pianta quadrata, sormontata da un corpo circolare.
Il tipo di sepolcro, la torre, piuttosto diffuso in Oriente, si rifà a prototipi ellenistici dell’Asia Minore.
Doveva avere l’effetto di un monumento ben visibile da lontano, al quale era annessa la camera sepolcrale, sia come ipogeo sia all’interno della sostruzione.
Accanto, oltre il rio San Vittore, prima di arrivare all’ingresso della città è ubicato il mausoleo rotondo, monumento funerario a tamburo realizzato su base quadrata di grandi dimensioni, costruito in opera cementizia e rivestito di blocchi di travertino disposti per testa e per taglio.
 

Via Flaminia

Presso Ocriculum l’importante via pubblica seguiva un tracciato parallelo all’odierna statale entrando con un divincolo all’interno della città antica.
Il tratto ora visibile (25×6 m.) è formato da grandi basoli di leucite provenienti da antiche cave delle vicinanze e conserva ancora evidenti i segni dei carri.
 

Fonte

Si apre sulla via Flaminia con un ingresso gradinato, è divisa all’interno da due balaustre in pietra, dove sono ancora visibili i segni delle funi dei secchi usati per l’approvvigionamento dell’acqua.
 

Pilone Monumentale

È un’alta costruzione rettangolare in opera reticolata.
L’alto pilastro è interpretabile come uno dei piloni della porta monumentale che indicava l’ingresso all’area urbana; al di fuori di esso, infatti, sono ubicati i monumenti funerari, mentre superandolo si trovano gli edifici pubblici tra cui, alla sinistra, il ninfeo.
 

Il ninfeo

Il termine indica un luogo o santuario dedicato alle ninfe, ma in età ellenistica e romana è stato applicato a costruzioni di forma rettangolare o ellittica, spesso absidate, con nicchie contenenti fontane.
Il ninfeo di Otricoli è una lunga sostruzione di metri 50, costruita in opera cementizia con rivestimenti in opus reticolatum.
L’elegante parete che fungeva da facciata alterna due nicchie rettangolari, ai lati dell’abside, e altre due a sesto circolare.
L’edificio, che conteneva alcune fontane pubbliche, è collegato, attraverso un sistema di cunicoli sotterranei ancora funzionanti, alla cisterna su cui è impostato l’Antiquarium Casale San Fulgenzio.
La tecnica edilizia fa risalire il monumento alla fine del I sec. a.C. – inizi I sec. d.C.
 

Le grandi sostruzioni

Rappresentano uno dei monumenti più imponenti e caratteristici di Otricoli.
Si presenta attualmente, quasi nelle stesse condizioni in cui fu vista alla fine del Settecento, tranne che per quanto riguarda l’avancorpo centrale e la serie di camerette sul lato sinistro, ora in parte distrutte.
Consiste in 12 ambienti a volta disposti su due piani, di cui quello superiore ha muri in opera reticolata dove a tratti è conservato l’intonaco.
L’imponente costruzione di età tardo repubblicana, era lunga 80 metri e doveva sostenere un edificio pubblico, forse un tempio dedicato alla dea Valentia, di cui non rimane traccia.
 

Le terme

Sono l’unico monumento antico ricordato dalle fonti epigrafiche, relativamente alla costruzione, ai restauri e agli ampliamenti.
Costruite nel II secolo d.C. furono restaurate ed ampliate nel 341 d.C. e restaurate di nuovo nel tardo IV o nel V d.C. Sorgono su una area pianeggiante, artificiale, sistemata e livellata in età romana con opere che hanno permesso di convogliare le acque del rio San Vittore in un canale sotterraneo.
Rimane ora visibile la cosiddetta sala ottagonale, conservata in parte, costruita in opera cementizia, rivestita da cortina laterizia.
I quattro lati maggiori sono alternati a quattro minori su cui si aprono nicchie, porte e l’ingresso principale.
La copertura è del tipo a “conchiglia”.
Da questa sala proviene il mosaico policromo, ora conservato nella Sala Rotonda del Vaticano,raffigurante al centro una medusa e in due fasce divise in otto settori scene con lotta di centauri e Greci.
Nella parte posteriore della parete di fondo della sala ottagonale, meglio conservata, restano scarse tracce di due ambienti aperti da volte a botte.
Accanto alla sala ottagonale è conservata una sala rotonda di 9 m. di diametro in opus latericium, sulla cui muratura esterna restano tracce di rivestimento in cocciopesto.
Per tecnica edilizia, architettonica e stile dei mosaici le terme sono ascrivibili alla metà circa del II sec.d.C., con restauri di epoca posteriore.
 

Il teatro

Il monumento è costruito in opus reticolatum utilizzando il pendio del terreno retrostante, è costituito da una cavea di 79 metri di diametro sormontata da due ambulacri e collegata alla galleria tramite alcune aperture.
La cavea utilizza il terreno retrostante, appoggiandovisi solo in parte ed alle estremità.
È costruita con ambienti sostruttivi, tre a sinistra, uno a destra e divisa in orizzontale in tre parti, summa (parte più alta), media (mediana) ed ima (inferiore).
Dietro le gradinate corrono due ambulacri, parzialmente visibili, di cui quello inferiore è conservato fino alle due estremità: a destra si osserva la parodos (ingresso) alla scena costruita con grandi blocchi di tufo.
Della galleria superiore rimane solo un settore, coperto con volta a botte; il perimetro esterno è costituito da un muro di contenimento del terreno in opera reticolata, rafforzato da pilastri costruiti con blocchi squadrati di tufo, secondo una tecnica usata anche a Gubbio.
Davanti alla cavea, su una spianata artificiale sorretta da sostruzioni, si trovava la scena (di cui non rimane nulla sul posto) adornata di statue e decorazioni tra cui probabilmente le due colossali Muse sedute ora conservate nella sala a croce dei Musei Vaticani.
 

Porto oleario

Da qui partivano i carichi di olio per Roma
 

Fonti documentative

http://polomusealeumbria.beniculturali.it/?page_id=166

Depliant illustrativo e cartellonistica in loco
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Castello di Otricoli
Abbazia di San Vittore
Collegiata di Santa Maria Assunta
Chiesa del Santissimo Salvatore
Castello di Poggio
Castello di Guadamello – Narni (TR)
Castello di San Vito – Narni (TR)
Castello di Calvi dell’Umbria – (TR)
 

Mappa

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