Eremo di San Girolamo – La Costa di Ocenelli di Spoleto (PG)
Cenni descrittivi
La Chiesa di S. Girolamo, si trova su un piccolo pianoro nei pressi di un piccolo insediamento conventuale.
È una modesta costruzione della fine del XIII o dei primi del XIV secolo, l’eremo è elencato nel trecentesco Codice Pelosius.
Il Lascaris nella sua visita pastorale definì la chiesa di esigua struttura, con pavimento lapideo e tetto in mattoni; aveva una porta, una piccola campana ed un altare decentemente ornato con tre egregie pitture ed un’iscrizione che riportava la data 1464.
Aspetto esterno
Il disadorno esterno si presenta con tetto a due spioventi ed un piccolo campanile a vela ad un solo fornice e munito di campana.
Interno
L’interno, ad aula unica, prende luce da due monofore che si aprono sulla parete destra, sulla parete sinistra rimangono frammenti di affreschi non più leggibili. La parete d’altare è completamente occupata da una splendida Crocifissione, in parte deteriorata, risalente ai primi decenni del Trecento e raffigurante: in alto il Cristo in Croce con ai lati due angeli; sotto, a sinistra, è San Giovanni Battista e una figura non più leggibile, probabilmente la Madonna, a destra, San Giovanni e San Girolamo.
L’affresco, degno di particolare interesse, è da attribuire ad un abile pittore giottesco, che denota caratteristiche pittoriche del tutto originali, identificabile nel Maestro della Croce di Trevi.
L’altare in muratura, costruito sotto la Crocefissione, risulta anche esso affrescato sia sul fronte che sul lato destro; nel fronte sono dipinti tre archi entro ognuno dei quali è un santo e cioè Sant’Onofrio, San Girolamo e San Nicola da Bari.
Sul lato destro, sotto la scritta: HOC . ALTARE . ET . HAS . PICT/URAS/. FECIT . FIERI . FÎ . NICOLAUS . LEO /…./ PREMONSTRATEN . ORDÎS . CANONICUS . PRIOR . ISTIUS . ECCLESIE . ET . CURATUS . ECCE . DEUCENELLO : .A.D . M.CCCC. LXIIII
HOC ALTARE . ET . HAS . PICTUR . . . FECIT . FIERI FR. MENICUS PREMOSTRATEN . ORDINIS . CANONICUS . PRIORISTIUS ECCLESIE . ET CURATUS. ECCLESIE . DE UCENELLO . A . D . M . CCCC . LXIII ., è la figura di un monaco orante, probabilmente il committente Fra’ Nicolaus Leo di Ocenelli; alla destra del monaco è dipinto uno stemma con una pianta in cima alla quale sono due bianche colombe.
Sulla parete destra un affresco, nei presi della parete d’altare, raffigura Sant’Onofrio, la testa è perduta ma il santo è riconoscibile vestito solo, come d’uso, di lunghi capelli e foglie, sorregge in mano una corona.
Nota
Sia l’eremo di San Girolamo che quello di Sant’Onofrio sono di proprietà della famiglia Merini che li ha fatti riedificare, ne ha curato il restauro e ne cura la manutenzione.
Tale encomiabile opera di salvaguardia, tutela e conservazione, ha fatto sì che queste realtà storiche pressoché sconosciute al grande pubblico, arrivassero ai nostri giorni e testimoniassero la grande vocazione al silenzio della nostra terra.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la signora Maria Paola Valente per le utilissime informazioni fornite
Fonti documentative
G. ANGELINI ROTA – Guida di Spoleto e del suo territorio – Spoleto, 1929
A. DELPRIORI – La scuola di Spoleto Immagini dipinte e scolpite nel Trecento tra Valle Umbra e Valnerina – Perugia, 2015
L. FAUSTI – I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto – Editoriale Umbra, Perugia, 1990
L. FAUSTI – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
Filippo Filipponi: “Indagine su una terra di confine” Terni 2012
S. NESSI – S. CECCARONI – Da Spoleto a Sangemini, Itinerari Spoletini 3 – Spoleto, 1975
Sacra visita di Carlo Giacinto Lascaris vescovo di Spoleto, 1715, in Archivio Storico Diocesano di Spoleto
Sacra visita di Pietro de Lunel vescovo di Gaeta, 1571, in Biblioteca Comunale di Foligno
E. ZAPPASODI – Consonanze pittoriche Trecentesche di qua e di là dell’Appennino – in Spoletium n. 48, pp. 22 – 33, Spoleto, 2012
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