Castello di Fornole – Amelia (TR)
Cenni Storici
Conosciuta sin dall’antichità come “Castrum Fornoli“, il suo nome deriva certamente dalle numerose fornaci qui presenti sin dall’epoca romana, fabbricate per consentire la cottura di vasellame in cotto e laterizi, essendo il terreno ricco di argilla e materia fittile.
A testimonianza della sua lunga storia, sono state ritrovate parte di strade romane e tombe risalenti al basso impero.
La fortezza di Fornole sorse intorno al 1000.
Agli inizi del XV secolo fece atto di sottomissione ad Amelia, che la dotò di nuove fortificazioni delle mura e torri, considerando il castello una rocca strategica a difesa dei propri domini e di controllo sulle mire espansionistiche di di Narni.
Le varie incursioni nel 1412 da parte del grande condottiero e mercenario Braccio da Montone (Perugia 1368 – L’Aquila 1424) e l’anno successivo da parte di Paolo Orsini (capitano delle Milizie della Chiesa), semidistrussero Fornole che, assieme ad Amelia, aveva fatto atto di dedizione a Ladislao, Re di Napoli e nemico del Papa.
Nel 1421, gli abitanti di Foce, ribelli ad Amelia, appiccarono il fuoco al castello danneggiando in più punti le mura.
Nel 1434 Nicolò Piccinino, impegnato a regolare i conti con Francesco Sforza signore di Amelia, occupò il castello incendiandolo.
Nel 1596 fu stipulato l’accordo tra Narni e Amelia per definire il confine tra le due città, ubicandolo esattamente sul ponte di Fornole.
Nel 1816, a seguito del motu proprio di papa Pio VII del 6 luglio sull’organizzazione dell’amministrazione pubblica, il territorio di Fornole fu inglobato in quello di Amelia, di cui è tuttora frazione.
Merita una visita il parco boscoso e la Chiesa di San Silvestro.
Aspetto
L’antica cerchia muraria con torri e porte esiste ancora ma è rimasta in parte inglobata nelle nuove costruzioni, rimangono alcuni tratti di mura con torri e le due porte di accesso al borgo.
All’interno delle mura, è ben visibile la divisione geometrica dell’impianto urbanistico dell’antico castello, caratterizzato da vicoli paralleli e allineati tra di loro.
Fino alla fine del XVI secolo, all’esterno del paese storico, vi era la chiesa, già parrocchiale, di San Bartolomeo Apostolo, oggi non ne rimane traccia.
Il vescovo di Amelia Ugolino Nacci nel 1443 nomina parroco di San Bartolomeo don Tommaso Urriucci di Amelia.
Nella nomina, il vescovo annota l’esistenza già nel castrum della Chiesa di San Pietro Apostolo, tutt’oggi parrocchiale.
Fonti documentative
TRUMMINO FILIPPA Le fornaci preindustriali da laterizi nel territorio di Fornole
http://www.turismoamelia.it/ita/13/territorio/7/fornole/?
http://www.comune.amelia.tr.it/index.php?option=com_content&view=article&id=123&Itemid=117
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=45762
https://www.umbriain.it/pages/luoghi_dettaglio.php?idsape=69&nomepagina=luoghi_dettaglio&idsito=11&titolo=Castello_di_Fornole
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
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