Castello di Moriano – Giano dell’Umbria (PG)


 

Cenni Storici

Le origini di Moriano sono sconosciute e controverse, a parere del Fausti, condiviso dal Ceccaroni, può essere identificato con l’antico castello di Morice o Murice, l’ipotesi è discutibile ma a suo sostegno sussistono alcune prove documentali ed una indiziaria.
Il Muratori descrive il castello di Murice situato nei pressi di Morcicchia e Clarignano, nel territorio della pieve di Giano (in plebe de Luzano o Lucciano).
Il Sansi ne parla come di “un castello posto non lungi da Giano e dalla Morcicchia“.
Continuando a citare il Sansi “Può giovare a determinare il sito ove fu questo castello, ora ignorato da tutti, il sapere che la Morcicchia tuttavia esistente, secondo l’indicazione di un atto di donazione dei tempi di Gregorio VII, ( Cod. Riccar. num. 228 fol. 107.) era inter Muricem et Clarignanum e che Clarignano confinava con la Morcicchia e con il Colle del Marchese (Rifor. Com. Spol. An. 1511)”.
Altra prova indiziaria viene dalla lettura del trecentesco codice Pelosius, sono ivi indicate, appartenenti al plebato di Lucciano, le chiese “S. Pancratii de Collis Marchionis, S. Blasii de Morice, S. Sylvestri de Moricicula“.
Manca in tale elenco Moriano, la cui chiesa era all’epoca evidentemente esistente, si può pertanto ipotizzare che S. Blasii de Morice possa essere identificata con l’attuale chiesa di San Martino, che nel tempo ha mutato titolazione.
È possibile anche che il nome sia un prediale, a memoria di un antico insediamento romano ivi esistente, di cui non sono però state rinvenute tracce.
Faceva parte della Normannia, un vasto territorio alle falde dei Monti Martani, prima feudo imperiale, poi possesso della chiesa.
Il cardinale Capocci, nel novembre del 1247, riconobbe il territorio come parte del distretto spoletano.
Il nome Moriano è citato per la prima volta nel 1490 sull’elenco dei castelli del Comune di Spoleto. Nel XVII secolo si unì con Morcicchia, dotandosi di uno statuto comunale.
Tornato il Papa-Re, con la Riforma amministrativa (Motu Proprio di Pio VII del 6 luglio 1816), divenne appodiato di Castel Ritaldi, ma di li a poco, a seguito delle riforme amministrative del cardinale Ettore Consalvi del novembre 1817, divenne comunità appodiata di Giano, sempre dipendente dalla Delegazione apostolica di Spoleto.
 

Aspetto esterno

Del castello di Moriano poco è rimasto; infatti le mura sono pressoché scomparse e l’antico nucleo quasi del tutto rimaneggiato.
Fuori dell’antico abitato è la Chiesa di San Martino, forse precedentemente dedicata a San Biagio.
È di antiche origini, ma restaurata e rinnovata completamente nel XVI secolo, con tamponamento della porta e realizzazione di un nuovo ingresso lungo la parete sinistra.
Il piccolo edificio è realizzato in muratura, sulla vecchia facciata si nota ancora il precedente portale in cotto, tamponato,è sovrastato da un rosone, leggermente disassato e anch’esso in cotto e tamponato.
Il campaniletto a vela a un solo fornice è disposto posteriormente, sulla sinistra.
Sulla parete sinistra è stata di fatto realizzata una nuova facciata, con un portale in pietra nella cui sommità dell’arco figura uno stemma con un sole, in parte cancellato.
Sopra, in asse col portale, è un piccolo oculo in laterizio, nella parte finale della parete sinistra è murato un elemento di spoglio, proveniente da un edificio altomedioevale non più esistente forse la chiesa di San Biagio.
L’interno, rinnovato negli ultimi anni ma ora (2019) non agibile, non presenta più alcunché di rilevante; vi si conservava una tela seicentesca raffigurante in alto la Madonna col Bambino, e in basso, a destra, San Domenico e San Francesco e a sinistra Sant’Antonio da Padova e San Martino.
Nei pressi di Moriano si trova il piccolo abitato di Casa Maggi, ove si incontra la modesta Chiesa della Madonna della Mercede, costruita nel secolo scorso, ma in precarie condizioni statiche.
Nelle sue vicinanze sono stati rinvenuti resti di un’antica chiesa, ora non più visibili, che la tradizione locale vuole dedicata a Sant’Angelo e di cui probabilmente è rimasta memoria nel nome del Colle S. Angelo, prossimo all’abitato.
Una chiesa dedicata a Sant’Angelo sita nel plebato di Lucciano, è menzionata nel codice Pelosius come “S. Angeli de Colla Castri est. libr. 40. Est sine cura“.
Nei pressi di Moriano, ma in comune di Castel Ritaldi, si trova il piccolo abitato di San Martino ove resta una modestissima Chiesa delle Anime Sante, già utilizzata a magazzino agricolo e oggi in completa rovina.
Sempre vicino è il minuscolo abitato di San Lorenzo, vi doveva sorgere una chiesa, dedicata all’omonimo santo, della quale si è persa ogni traccia e memoria.
 

Fonti documentative

FAUSTI LUIGI, I castelli e le ville dell’antico contado della città di Spoleto, Perugia, Editoriale Umbra, 1990
FAUSTI L., Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
NESSI S.-CECCARONI S., Da Spoleto a Massa Martana, “Itinerari Spoletini” n.4, Spoleto, Panetto e Petrelli, 1978
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876

https://www.visitgianoumbria.it/il-territorio/altre-localita/

http://site291645-4544-8252.mystrikingly.com/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

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Mappa

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