Chiesa di Santa Maria Assunta – Campitello di Scheggia (PG)

Chiesa Templare sul diverticolo per la Marca. Per la visita chiedere alla famiglia che abita di fronte.

 

Cenni Storici

La chiesa era già esistente nel 1200 con destinazione a Cappella utilizzata dai conventi e dai monasteri vicini, infatti la prima traccia documentale sulla chiesa è una bolla del 1181 di Papa Alessandro III.
Nel 1181, il Papa Alessandro III conferma alla Canonica dei SS. Agapito e Secondino “curtem Capitelli cum ecclesia” (Canonica di S. Secondo in Gubbio).
Nel 1295, D. Suppolo. è rettore della Chiesa di S. Maria di Campitello.
Nel 1334, è rettore D. Angelo.
Nel 1348, Maggio di Bartalo lascia a D. Ventura, rettore di S. Maria di Campitello, soldi 5, perché preghi per lui.
Nel 1372, altro legato di 20 soldi.
Secondo l’elenco delle tasse del 1397 la Chiesa dipendeva dal Monastero di S. Pietro.
Erano 21 famiglie e nel 1567 gli uomini di Campitello fecero ricorso al Vescovo, perché la loro Chiesa era un pò trascurata.
Mons. Savelli stabilì che, pur dipendendo dalla Parrocchia di Scheggia, il Cappellano vi dicesse ogni domenica la Messa e vi amministrasse i Sacramenti. Il 10 Maggio 1824 il Vescovo Massi la eresse a Parrocchia.
Nel 1915 il Parroco D. Ubaldo Adami restaurò la Chiesa e il Vescovo Mons. Nasalli, il 25 settembre dello stesso anno la consacrò.
Un intervento di consolidamento della volta e revisione della copertura della navata è stato eseguito tra il 1985 e il 1986.
 

Aspetto esterno

La chiesa si presenta con tetto a capanna e un campanile cuspidato, una facciata semplice con un portale lunettato privo di affresco e un oculo superiore.
Presenta un’altra porta di stile medievale ad arco acuto murata sul fianco destro con una feritoia in alto.
Il campanile, posto nella parte posteriore è in mattoncini con piccolo tetto a padiglione.
Il fabbricato della chiesa costituisce un blocco unico con delle civili abitazioni addossate, che probabilmente in passato costituivano un unica struttura.
Nel fabbricato davanti alla chiesa esiste nei sottofondi un’antica cella eremitica trasformata in locale cantina, è appena visibile da un grata posta a circa 20 cm d’altezza dalla sede stradale.
 

Interno

A navata unica voltata a botte con tre altari sorretti da eleganti colonnine.
Ai lati dell’aula le due nicchie contengono rispettivamente due pitture murali raffiguranti Sant’Ubaldo e Sant’Attanasio, una ulteriore nicchia dietro l’altare contiene la statua della Madonna.
Sui muri e nell’arredo conserva ben evidenti delle croci templari: una sotto l’altare e due disegnate sulle pareti.
 

La chiesa e i Templari

La chiesa sorgeva lungo un’antica strada medievale “per la Marca” che staccandosi dalla Flaminia a Scheggia si inerpicava sul monte Cucco fino a raggiungere Pascelupo e poi discendere alla destra del Rio Freddo passando per la stretta valle controllata dalle due postazioni Templari di San Felice e Casalvento per arrivare alla famosa Precettoria Templare di Perticano.
Da li continuava per Sassoferrato e verso i porti dell’Adriatico, una strada molto frequentata quindi da merci e pellegrini che viaggiavano più sicuri sotto il controllo costante dei cavalieri Templari.
La chiesa era spiccatamente Templare e alcuni segni sono ancora evidenti.
 

Fonti documentative

https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=18578

 

I Templari del Monte Cucco

 

Mappa

Link alle coordinate

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