Santuario di San Pietro e Paolo a Cancelli – Cancelli di Foligno (PG)

Il Santuario terapeutico, la cui devozione è molto sentita nella zona del Folignate, conserva la memoria del passaggio degli Apostoli Pietro e Paolo.
Pubblico oggi 29 giugno 2015 festa di San Pietro e Paolo dedicato alla memoria del grande Don Mario Sensi recentemente scomparso che su questa montagna ha dedicato gran parte dei suoi studi.

 

Cenni storici

Cancelli è una piccola frazione montana del comune di Foligno a cinque chilometri dalla Statale 77 Val di Chienti posto lungo un diverticolo della vecchia via Flaminia che da Foligno, attraversando la montagna conduceva a Plestia.
Secondo la tradizione, gli apostoli Pietro e Paolo vi avrebbero sostato nel loro lungo pellegrinare per diffondere la fede cristiana. La leggenda narra che poiché i due apostoli vennero benignamente accolti e rifocillati da una povera famiglia del luogo, gli stessi in segno di gratitudine guarirono il capo famiglia dal mal di sciatica e la moglie sterile, ebbe la promessa di un bambino, al quale, come del resto alla sua discendenza di linea maschile, venne accordato il privilegio di guarire con la semplice imposizione delle mani quanti affetti da simili mali.
Da qui l’espressione popolare “Andarsi a segnare a Cancelli“.
Questa tradizione fu avallata, a partire dal secolo XVII, dai vescovi di Foligno: i vescovi Antonio Montecatini (1643-1668) e Giosafat Battistelli (1715-1735), memori come, fra i segni distintivi del vero discepolo, Gesù annovera anche quello di imporre proficuamente le mani sui malati (cf Mc 16, 17), riconobbero ai Cancelli non solo il diritto di continuare a praticare il rito o segno, da qui l’espressione “andarsi a segnare a Cancelli“, ma accordarono loro anche la facoltà di compiere detta operazione rituale, ovunque si rechino;
Di questi privilegi accordati alla famiglia Cancelli dai vescovi di Foligno, ne parla già P. Martino del Rio in un suo volume del 1598 e successivamente l’abate Ughelli nel 1645, l’abate Lucenti da Lucca, Antonio Marini da Bologna, nonché diversi studiosi locali.
I vescovi Antonio Montecatini (1643-1668) e Giosafat Battistelli (1715-1735), riconobbero che fra i segni distintivi del vero discepolo, Gesù annovera anche quello di imporre proficuamente le mani sui malati (cf Mc 16, 17), per cui concessero ai Cancelli non solo il diritto di continuare a praticare il rito o segno, ma accordarono loro anche la facoltà di compiere detta operazione rituale, ovunque si rechino.
A riprova, esistono documentazioni comprovanti le avvenute guarigioni, come il manoscritto conservato dalla stessa famiglia Cancelli intitolato “Libro ove si registrano le grazie continue che i fedeli ricevono dai Principi degli Apostoli S. Pietro e S. Paolo in questa chiesa di Cancelli”, datato 1869.
Raccontano le cronache, che uno dei tanti miracolati dall’imposizione delle mani da parte di un Cancelli fu addirittura Papa Pio IX, che essendo sofferente di sciatica, nel 1851 fece chiamare in Vaticano un certo Giovanni Battista Cancelli.
Il Papa dopo alcuni giorni guarì e tornò a celebrare la messa nella sua cappella privata.
Il Santuario, fatto costruire da Mons. Mario Antonio Maffei nel 1763 sopra il piccolo locale cripta dove secondo la tradizione avrebbero sostato gli apostoli, è a forma di croce greca con tre altari e se ne ignora l’autore.
La struttura è stata ristrutturata recentemente e restituita ai fedeli dopo il tremendo terremoto del settembre 1997 che lo ha gravemente danneggiato.
 

Interno

Dietro l’altare maggiore sul muro dell’abside, è posta una tela ad olio della seconda metà del 700 attribuita al pittore piemontese Claudio Francesco Beaumont, sull’altare di sinistra una Vergine e Santi di artista ignoto, mentre sull’altare di destra spicca una bella tela del pittore folignate Antonio Coccetti, raffigurante S. Feliciano, presumibilmente eseguita nel 1786. In quattro nicchie ricavate nelle pareti laterali della chiesa, sono state collocate altrettante statue di modesta fattura e di autore anonimo, raffiguranti la Religione, la Fede, la Speranza e la Carità.
Dietro l’altare maggiore, discendendo due rampe di scale che costeggiano l’abside, si giunge alla cripta o “Camera degli Apostoli”, dove secondo- la tradizione S. Pietro e S. Paolo avrebbero soggiornato e dove in occasione della festa dell’Ascensione e di quella dei due compatroni del 29 giugno, ancora oggi molti fedeli in pellegrinaggio si fanno “Segnare” dall’ultimo discendente della famiglia Cancelli.
Santuari e Castelli del Folignate e della Valtopina
 

La famiglia Cancelli

La genealogia della famiglia Cancelli, secondo la tradizione, risale a 19 secoli.
Purtroppo i registri della Parrocchia non sono stati conservati con molta diligenza, per cui abbiamo notizie di un albero genealogico che abbraccia solo gli ultimi sette secoli.
Dal 1250 fino ad oggi l’ albero genealogico presenta 77 individui che portano il nome di Cancelli.
 

Fonti documentative

A. Capodimonti – Santuari e Castelli del Folignate e della Valtopina – Dimensione grafica 2009
Diocesi di Foligno – Grande Giubileo del 2000, Itinerari giubilari di Foligno – Foligno 1999
Brevi notizie di Cancelli estratte dal libro delle Memorie di Cancelli – Foligno 1907
 

Da vedere nella zona

Castello di Cascito
Castello di Roviglieto
Chiesa di San Giovanni Evangelista – Cupoli
Chiesa di San Valentino ( Ruderi ) – Cascito
 

Mappa

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