Cenni Storici
È la più antica e bella chiesa di Magliano Sabina, risale presumibilmente al XII secolo.
Nel Registrum omnium ecclesiarum della Diocesi di Sabina, nell’anno 1343, la chiesa di San Pietro è indicata come Parrocchiale, dove si trova un sacerdote e tre chierici.
Negli Atti di Visita del cardinal Corsini del 1790, è descritta una struttura molto diversa dall’attuale: si parla, tra le numerose altre cose, di un piccolo ambiente a sinistra e di una campanile sulla destra.
Nella visita pastorale del cardinale Carlo Odescalchi, tra il 1833 e il 1836 la chiesa di San Pietro è ricordata come “una delle più belle” ma è tenuta “assai male“; inoltre nella chiesa “è stata istituita la Compagnia della Madonna di Uliano” a cui spetta la manutenzione dell’edificio.
Originariamente il catino era occupato da un altare con una mensa addossata e una balaustra a delimitare il presbiterio.
Dopo la riforma liturgica è stata inserita una mensa in pietra composta da un pilone centrale a sostegno della mensa, alle spalle è presente la custodia Eucaristica.
Aspetto esterno
La chiesa prospetta sulla centrale piazza Matteotti, presenta una facciata dal profilo a salienti con il corpo centrale dal profilo a capanna, ornata da una serie di archetti pensili su sottili semicolonne; la cortina muraria prevalentemente in tufo.
Il bordo delle quattro falde presentano dei dentelli in pietra.
Tramite una scala a due braccia si giunge al portone di ingresso, realizzato in legno e inserito in una cornice in pietra, sormontato da una lunetta cieca con cornice in pietra, sopra di essa è presente una finestra arcuata con cornice in laterizio.
La muratura della chiesa non è omogenea: la parte inferiore è composta da conci in tufo squadrati posti su filari regolari mentre nella parte superiore i conci squadrati hanno dimensioni variabili e presentano inserti in laterizio.
Interno
L’interno è diviso in tre navate e sei campate con nuda e semplice abside a pianta semicircolare nella navata centrale, da cui simmetricamente si irradiano lungo le pareti finestrelle stilisticamente intonate con tutto il complesso architettonico.
Le campate sono sorrette da cinque agili colonne circolari per ogni lato della navata principale, a sostegno di archi a tutto sesto.
Due colonne, una delle quali è tortile, sono d’età romana.
L’unico affresco rimasto si trova sulla parete destra, raffigura una Madonna col Bambino, del XVI secolo, probabilmente opera di Pancrazio Jacovetti da Calvi.
L’edificio è in muratura portante, composta da conci di pietra squadrati posti in filari orizzontali a vista per tutta l’area interna.
La muratura nella parete presbiteriale sopra l’arco della calotta e nella parte superiore della controfacciata è composta da mattoni in laterizio, in controfacciata sono presenti conci di tufo.
La copertura della navata centrale è costituita da una tetto a due falde a vista sostenuto da una serie di capriate lignee, le navate laterali presentano un tetto a una falda mentre l’abside è coperta da una calotta semisferica.
Il pavimento della navata è composto da pianelle in cotto disposto a spina di pesce.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/73324/Chiesa+di+San+Pietro
https://fondoambiente.it/luoghi/chiesa-romanica-di-san-pietro?ldc
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Link alle coordinate: 42.360812864306716, 12.482219632852155